AGI - Si' finale del Parlamento europeo alla legge sull'Intelligenza artificiale (Ia). Il testo è il frutto dell'accordo raggiunto con gli Stati membri a dicembre ed è stato approvato dall'Aula con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni.
"Il suo obiettivo è proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di Ia ad alto rischio, promuovendo nel contempo l'innovazione e assicurando all'Europa un ruolo guida nel settore. Il regolamento stabilisce obblighi per l'Ia sulla base dei possibili rischi e del livello d'impatto", ha evidenziato l'Eurocamera.
Le norme considerano fuori legge alcune applicazioni di Ia che minacciano i diritti dei cittadini come i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili e l'estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dalle registrazioni dei sistemi di telecamere a circuito chiuso per creare banche dati di riconoscimento facciale. Saranno vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, i sistemi di credito sociale, le pratiche di polizia predittiva e i sistemi che manipolano il comportamento umano o sfruttano le vulnerabilità delle persone. Le forze dell'ordine non potranno fare ricorso ai sistemi di identificazione biometrica, tranne in alcune situazioni specifiche espressamente previste dalla legge, mentre l'identificazione 'in tempo reale' potrà essere utilizzata solo se saranno rispettate garanzie rigide, come l'uso limitato nel tempo e nello spazio e l'autorizzazione giudiziaria o amministrativa nonché finalità quali la ricerca di una persona scomparsa o la prevenzione di un attacco terroristico.
Vengono inseriti alcuni obblighi per i sistemi di Ia ad alto rischio, cioè quelli che potrebbero comportare rischi a salute, sicurezza, diritti, ambiente, democrazia e Stato di diritto, vengono inseriti degli obblighi. In questo capitolo rientrano gli utilizzi legati a infrastrutture critiche, istruzione e formazione professionale, occupazione, servizi pubblici e privati di base, alcuni sistemi di contrasto, migrazione e gestione delle frontiere, giustizia e processi democratici.
"Per questi sistemi vige l'obbligo di valutare e ridurre i rischi, mantenere registri d'uso, essere trasparenti e accurati e garantire la sorveglianza umana. I cittadini avranno diritto a presentare reclami sui sistemi di Ia e a ricevere spiegazioni sulle decisioni basate su sistemi di Ia ad alto rischio che incidono sui loro diritti", ha puntualizzato l'Eurocamera.
I sistemi di Ia per finalità generali e i modelli su cui si basano dovranno soddisfare requisiti di trasparenza e rispettare le norme Ue sul diritto d'autore durante le fasi di addestramento dei vari modelli. E i modelli più potenti, che potrebbero comportare rischi sistemici, dovranno rispettare anche altri obblighi, come quello di effettuare valutazioni dei modelli, di valutare e mitigare i rischi sistemici e di riferire in merito agli incidenti. Inoltre, le immagini e i contenuti audio o video artificiali o manipolati (i 'deepfake') dovranno essere chiaramente etichettati come tali. Infine, "i Paesi Ue dovranno istituire e rendere accessibili a livello nazionale spazi di sperimentazione normativa e meccanismi di prova in condizioni reali, in modo che Pmi e start-up possano sviluppare sistemi di Ia innovativi e addestrarli prima di immetterli sul mercato", ha precisato il Parlamento.
Il regolamento, che deve essere ancora formalmente approvato dal Consiglio, verrà sottoposto alla verifica finale dei giuristi-linguisti e dovrebbe essere adottato definitivamente prima della fine della legislatura. Entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Ue e inizierà ad applicarsi 24 mesi dopo l'entrata in vigore, salvo per quanto riguarda i divieti relativi a pratiche vietate, che si applicheranno a partire da sei mesi dopo l'entrata in vigore; i codici di buone pratiche (9 mesi dopo); le norme sui sistemi di Ia per finalità generali, compresa la governance (12 mesi) e gli obblighi per i sistemi ad alto rischio (36 mesi).
Metsola, promesso e approvato
"Promesso. Negoziato. Approvato. Orgoglioso del pionierismo europeo dell'Ai Act. Significa leadership, innovazione e nuove strade. Ma altrettanto rispetto dei diritti fondamentali. L'intelligenza artificiale fa già parte della nostra vita quotidiana. Adesso farà parte anche della nostra legislazione". Lo afferma su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
Von der Leyen, definito modello affidabile in tutto il mondo
Accolgo con favore il voto del Parlamento europeo sulla legge sull'Ia, il quadro pionieristico europeo per l'intelligenza artificiale innovativa, con barriere chiare. Cio' andrà a beneficio del fantastico bacino di talenti europeo. E definisce un modello per un'intelligenza artificiale affidabile in tutto il mondo". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.