AGI - "Israele sta commettendo un genocidio sotto gli occhi di tutti". L'accusa arriva dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha accolto questa sera nella capitale Ankara il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. "Siamo testimoni di una delle più grandi barbarie di questo secolo. Ottenuta carta bianca dai Paesi occidentali il governo israeliano di Netanyahu sta mettendo in atto un genocidio sotto gli occhi di tutti. Netanyahu e i suoi complici devono pagare per ogni singola goccia di sangue versato", ha detto Erdogan in conferenza stampa con Abu Mazen.
I crimini commessi ai tempi dell'Olocausto sono l'origine del sostegno a Israele da parte dei Paesi occidentali. Concetto ribadito questa sera dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che in conferenza stampa con il presidente palestinese Abu Mazen ha anche criticato il mondo islamico. "Israele può comportarsi come un ragazzino viziato a causa dei crimini commessi durante l'olocausto dalle potenze occidentali. Una grande responsabilità pesa sul mondo islamico, che non è stato unito", ha detto Erdogan.
Erdogan, pronto a fare da garante per lo stato palestinese
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan insiste per un processo politico che porti alla creazione di uno Stato palestinese, definisce questa strada "la unica soluzione" alla guerra con Israele e ribadisce la disponibilità ad agire da garante. "Una Palestina indipendente è l'unica soluzione. Il più grande ostacolo sono gli insediamenti dei coloni, ma è evidente che siamo a un punto in cui la necessità di un processo di pace è sentita da tutti e ognuno deve fare a propria parte. La Turchia è pronta ad agire da garante", ha detto Erdogan in conferenza stampa con il presidente palestinese Abu Mazen.
"L'unità del popolo palestinese puo' essere la migliore risposta alla violenza di Israele", ha poi aggiunto il leader turco. Nell'incontro di oggi Erdogan e Abu Mazen hanno affrontato il tema dei rapporti tra l'Autorità Nazionale Palestinese (Anp)e Hamas. Le due organizzazioni palestinesi sono giunte negli anni scorsi a una rottura che ha portato Anp a governare la Cisgiordania e Hamas la Striscia di Gaza. Il presidente turco spinge per un riavvicinamento, conserva un canale privilegiato con Abu Mazen, ma allo stesso tempo non riconosce Hamas come un'organizzazione terroristica e ospita in Turchia alcuni leader in esilio con cui il dialogo è aperto.