AGI - Israele ha accettato nelle sue grandi linee l'accordo per un cessate il fuoco di sei settimane nella Striscia di Gaza. Adesso spetta a Hamas decidere se rilasciare o meno gli ostaggi e accedere alla sospensione del conflitto. Lo ha riferito un alto funzionario statunitense a condizione dell'anonimato, aggiungendo che Israele "ha più o meno accettato" e "adesso la palla è nel campo di Hamas".
Una seconda fase della proposta, ha aggiunto la fonte citata dai media Usa, sarà provare ad andare oltre quelle sei settimane per "costruire qualcosa di più duraturo". Il punto, ha continuato il rappresentante del governo, è che Hamas deve trovare ancora un accordo su quale tipo di ostaggi liberare.
Aiuti dagli aerei a Gaza, per la Casa Bianca è "un successo"
La Casa Bianca ha definito "un successo" il lancio aereo di aiuti a Gaza e ha annunciato altre operazioni umanitarie nei prossimi giorni, ha detto un rappresentante del governo Biden nel corso di una conference call con i giornalisti. "È un test importante - ha spiegato - che mostra che possiamo rifarlo di nuovo e con successo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". Il rappresentante della Casa Bianca ha confermato che il Pentagono sta pianificando l'invio di altri aiuti, ma di non poter fornire dettagli. Nei giorni scorsi alcuni rappresentanti di organizzazioni umanitarie avevano criticato l'iniziativa americana, definendola una "misura cerotto" pensata "soprattutto per alleviare i sensi di colpa" dell'amministrazione Usa.
Sono 38 mila i pasti che il Comando centrale Usa ha fatto arrivare alla popolazione di Gaza con i C-130, in collaborazione con l'aviazione giordana. Nei rifornimenti non erano inclusi acqua o medicamenti. Gli Stati Uniti hanno monitorato l'area dove sono stati lanciati gli aiuti umanitari. Secondo il Pentagono, sono state viste le persone avvicinarsi alla zona interessata, prendere i pasti e distribuirli. L'area scelta, hanno aggiunto fonti americane, è quella dove vicino si trova un rifugio per sfollati.