AGI - Richiesta insolita dal governo di Cuba che si è rivolto alle Nazioni Uniti in cerca di aiuti alimentari, mentre la carenza di cibo sull'isola sta peggiorando. I primi colpiti sono i bambini di età compresa tra 6 mesi e 3 anni, che hanno diritto a delle razioni sovvenzionate, la cui consegna tarda ad arrivare. Varie fonti d'informazione sottolineano che è la prima volta che L'Avana chiede aiuto al Programma Alimentare dell'Onu (Wfp/Pam), a riprova che la crisi alimentare ed economica è sempre più grave. La stessa direzione dell'agenzia Onu ha confermato di aver ricevuto una richiesta ufficiale senza precedenti da parte del governo cubano per aiutare a fornire latte in polvere ai bambini sotto i sette anni di età. Oltre al latte, scarseggiano anche il carburante e i medicinali. Al Wfp, che ha già iniziato a consegnare latte in polvere sull'isola, è stato chiesto di "continuare la consegna mensile di 1 kg di latte a ragazze e ragazzi di età inferiore ai sette anni in tutto il Paese".
Il latte in polvere e altri alimenti di base vengono forniti ai cubani a un prezzo sovvenzionato attraverso le tessere annonarie, ma ritardi e mancanza di forniture sono comuni, soprattutto in tempi di difficoltà economiche. Il sistema fu introdotto per la prima volta nel 1962 dal leader cubano Fidel Castro dopo che gli Stati Uniti imposero sanzioni sull'isola, che aggravarono le carenze. Il governo cubano continua ad accusare le sanzioni statunitensi in corso per lo stato disastroso della sua economia, ma i critici sostengono che dietro l'attuale crisi economica, la peggiore degli ultimi tre decenni, c'è la cattiva gestione del governo, mentre la popolazione è allo stremo delle forze. L'anno scorso, il vice primo ministro Jorge Luis Tapia Fonseca aveva ammesso che i progressi nel rendere Cuba più autosufficiente tardavano ad arrivare, incolpando i lavoratori cubani, che secondo lui mancavano di una "cultura della produttività".
"Il lavoro è necessario per produrre cibo. Tutti ci aspettiamo che ci venga inviato cibo, ma non facciamo nulla per produrlo", aveva deplorato il premier nel luglio 2023. Il governo "sta lavorando quotidianamente per trovare alternative", ha assicurato pochi giorni fa il ministro del Commercio interno Betsy Di'az, in risposta alla preoccupazione dei cittadini per l'emergenza latte, che non è l'unico alimento a scarseggiare, oltre ai medicinali e altri beni primari per 11 milioni di abitanti. Da venerdì arriveranno nuovi rifornimenti di carburante, ma costerà cinque volte di più rispetto all'ultimo aumento dei prezzi in vigore. Già dal 1 febbraio, il prezzo della benzina è aumentato del 500%, come conseguenza diretta di una serie di misure varate lo scorso dicembre per ridurre il deficit di bilancio, nel contesto della più grave crisi dalla caduta del blocco sovietico negli anni '90.