AGI - Quasi cinque anni dopo le clamorose proteste pro-democrazia, alcuni attivisti sono tornati in piazza a Hong Kong per protestare contro una nuova legge sulla sicurezza nazionale ancora più severa di quella che portò in carcere decine di manifestanti nel 2019. L'attivista della Lega dei socialdemocratici (LSD) Yu Wai-pan in compagnia di due altri militanti hanno cantato slogan davanti al quartier generale dell'esecutivo di Hong Kong, circondati dalla stampa e da più di una dozzina di agenti di polizia.
Le proteste sono quasi scomparse nel centro finanziario cinese da quando Pechino ha represso enormi, a volte violente, manifestazioni a favore della democrazia nel 2019 e ha imposto una legge sulla sicurezza nazionale. Le autorità di Hong Kong propongono ora una nuova legge sulla sicurezza nazionale per colmare le "lacune" della precedente.
Il ministro della Giustizia Paul Lam ha affermato di non aver ricevuto obiezioni durante il mese di consultazioni pubbliche che si concluderanno domani. Yu Wai-pan ha detto invece che "molte persone di Hong Kong sono molto preoccupate". L'LSD è uno degli ultimi gruppi di opposizione a Hong Kong e i suoi membri hanno dovuto affrontare numerosi procedimenti giudiziari. "La sicurezza nazionale è importante per il popolo, ma deve basarsi sulla democrazia, sulla libertà e sullo stato di diritto", ha affermato l'attivista Chan Po-ying.