AGI - Aleksei Navalny stava per essere scambiato con un agente dell'Fsb detenuto in Germania. Secondo quanto riporta la Novaya Gazeta che cita Maria Pevchich, vicina al dissidente morto in un carcere artico il 16 febbraio, "all'inizio di febbraio era stato proposto a Putin di scambiare Vadim Krasikov, che sta scontando una pena per omicidio a Berlino, con due cittadini americani e Navalny". Pevchich ha detto di aver avuto conferma che i negoziati erano in una fase finale la sera del 15 febbraio e il giorno dopo Navalny è morto. Durante un briefing di routine, la portavoce del governo tedesco ha rifiutato di commentare. Krasikov sta scontando l'ergastolo in Germania per l'uccisione nel 2019 dell'ex comandante separatista Zelimkhan Khangoshvili in un parco di Berlino, delitto che secondo le autorità tedesche è stato ordinato dai servizi segreti russi. Washington ha accusato Mosca di aver arrestato cittadini americani con accuse infondate per usarli come merce di scambio e ottenere il rilascio dei russi condannati all'estero. Tra gli statunitensi detenuti in Russia ci sono l'ex marine americano Paul Whelan e il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, entrambi accusati di spionaggio. Lo staff di Navalny sta intanto cercando un luogo dove organizzare un addio pubblico all'oppositore morto il 16 febbraio, entro la fine di questa settimana. In un post su X, la sua portavoce Kira Yarmysh lancia un appello: "Se avete locali adatti, contattateci".
La procura chiede tre anni di carcere per il dissidente Orlov
La procura di Mosca ha chiesto una condanna a tre anni per Oleg Orlov, fondatore e leader del gruppo per i diritti umani "Memorial", chiuso dalla Corte suprema nel febbraio 2022 e insignito nello stesso anno del premio Nobel per la pace. Orlov è sotto processo per vilipendio delle forse armate: in un articolo pubblicato in Francia nel 2022, il dissidente definiva "fascista" il regime di Vladimir Putin e criticava la guerra in Ucraina. L'Unione europea ha esortato la Russia a ritirare le accuse. "L'eminente difensore dei diritti umani e copresidente del Memorial, Oleg Orlov, è sotto processo a Mosca, accusato di 'screditare' l'esercito russo", ha indicato Peter Stano, portavoce dell'Ue per la Politica estera su X. "Nulla può screditare questo esercito più delle sue azioni e del suo comportamento in Ucraina", ha aggiunto. Stano ha quindi esortato la Russia "a rispettare la propria Costituzione e a ritirare le accuse".