AGI - L'esplosione di una mina abbandonata dal gruppo dello Stato Islamico ha ucciso almeno 13 civili che cercavano tartufi nel deserto siriano, lo annuncia l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Tredici civili, tra cui donne, sono stati uccisi dall'esplosione di una mina lasciata dal gruppo IS mentre erano alla ricerca di tartufi" nel deserto della provincia di Raqa.
Il deserto siriano è rinomato per la produzione di alcuni dei migliori tartufi al mondo, che hanno un prezzo elevato in un Paese martoriato da 13 anni di guerra e da una crisi economica devastante. Le autorità mettono spesso in guardia da questa pratica ad alto rischio. Ma ogni anno, tra febbraio e aprile, i cercatori rischiano la vita per raccogliere le prelibatezze nel vasto deserto siriano, o Badia - un noto nascondiglio per i jihadisti che è anche disseminato di mine antiuomo.
Nel marzo 2019, l'IS ha perso i suoi ultimi brandelli di territorio in Siria a seguito di una campagna militare sostenuta dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti, ma i resti dei jihadisti continuano a nascondersi nel deserto e a lanciare attacchi mortali. Hanno usato questi nascondigli per tendere imboscate ai civili, alle forze a guida curda, alle truppe governative siriane e ai combattenti filo-iraniani, e hanno anche organizzato attacchi nel vicino Iraq.
La guerra in Siria ha causato la morte di oltre mezzo milione di persone e milioni di sfollati da quando è scoppiata nel marzo 2011 con la brutale repressione delle proteste antigovernative da parte di Damasco.