AGI - "Ci sono informazioni riguardanti le aggressioni sessuali sugli ostaggi che sono state pubblicate in seguito alle testimonianze di coloro che sono tornati dalla prigionia. Queste testimonianze includono vari casi, compresi quelli dei prigionieri che sono ancora vivi". Lo si legge nel primo rapporto ufficiale dell'Association of Rape Crisis Centers in Israele (ARCCI). Il report, inviato all'Onu, afferma: "I crimini sessuali sono stati commessi sistematicamente e intenzionalmente. Le aggressioni sessuali e gli atti di stupro sono stati commessi da più partecipanti e comprendevano pratiche sadiche caratterizzate da caratteristiche brutali e dimostrative".
Orit Sulitzeanu, Ad dell'Association of Rape Crisis Centers in Israele, ha dichiarato: "Il rapporto, presentato alle Nazioni Unite, non lascia spazio a smentite. L'organizzazione terroristica Hamas ha scelto di danneggiare Israele strategicamente in due modi chiari: rapire cittadini e commettere crimini sessuali sadici. Il silenzio non e' piu' un'opzione. Ci aspettiamo che le organizzazioni internazionali assumano una posizione chiara; non possiamo stare in disparte. Il silenzio sarà ricordato come una macchia storica su coloro che hanno scelto di rimanere in silenzio e negare i crimini sessuali commessi da Hamas".
Secondo Carmit Klar-Chalamish e Noga Berger, autrici del rapporto, "le pratiche brutali utilizzate il 7 ottobre, come la mutilazione genitale di ragazze, donne e uomini, sono state progettate per distruggere e infliggere sadico terrore. Il modo in cui questi assalti sono stati effettuati mirava a rafforzare il loro impatto sulle vittime e le loro comunità. Vi chiediamo di alzare la voce e di non permettere che le grida di queste vittime svaniscano".