AGI - Nella notte un rifugio di Medici senza frontiere ad Al Mawasi, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, è stato colpito durante un'operazione militare israeliana. Almeno due familiari del personale Msf sono stati uccisi e altre sei persone sono rimaste ferite. "Siamo inorriditi da quanto accaduto" sottolinea l'organizzazione nel darne notizia.
Media siriani, missili israeliani su Damasco
Media siriani riferiscono di un attacco missilistico israeliano nel quartiere residenziale di Kfar Sousa, a sud-ovest di Damasco. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, nella zona si trovano membri di Hezbollah e milizie iraniane sostenitrici del regime di Bashar al-Assad e il bombardamento ha causato due morti. Secondo il sito d'informazione Kol Habira, vicino all'opposizione siriana, il bilancio è di tre morti e 8 feriti. Secondo Sky News Arabia, l'attacco ha preso di mira un "esponente iraniano". Le immagini provenienti da Damasco mostrano le mura del palazzo annerite e un appartamento a un piano intermedio distrutto. Il quartiere di Kfar Sousa è già finito nel mirino di un attacco israeliano nel febbraio 2023 durante il quale sono stati uccisi consiglieri militari iraniani coinvolti nel programma di sviluppo di droni e capacità balistiche.
Houthi attaccano nave Usa che trasportava grano
Intanto i ribelli Houthi dello Yemen hanno attaccato una nave americana battente bandiera greca che trasportava grano in quel Paese del Medio Oriente. A rivelarlo è il Comando Centrale degli Stati Uniti. In un messaggio sui social media, la struttura ha spiegato che la nave mercantile in questione, la M/V Sea Champion, ha subito lievi danni quando un missile le è esploso vicino. "Anche così, l'equipaggio è rimasto sulla rotta verso l'obiettivo finale: consegnare grano ad Aden, nello Yemen, a beneficio del popolo yemenita", ha spiegato il Comando Centrale. Gli Houthi lanciano attacchi contro le navi nel Mar Rosso dal 19 novembre, ma queste azioni sono aumentate dopo che la designazione del gruppo sciita come terrorista da parte di Washington è entrata in vigore il 17 febbraio. Il gruppo ha rivendicato diversi attacchi contro navi da guerra statunitensi nel Mar Rosso, contro la città costiera israeliana di Eilat e contro la nave mercantile battente bandiera liberiana "MSC Silver".