AGI - La madre di Aleksei Navalny, Lyudmilla, ha registrato un video-appello, chiedendo al presidente russo Vladimir Putin che "il corpo" del figlio le "venga immediatamente consegnato" in modo da poterlo "seppellire con dignità". "Dietro di me c'è la colonia penale IK-3 'Lupo Polare' dove mio figlio Aleksei è morto il 16 febbraio. Per il quinto giorno non me lo fanno vedere, non mi danno il suo corpo e non mi dicono nemmeno dove si trova", ha affermato la donna nel video. "Mi rivolgo a Vladimir Putin, la soluzione del problema dipende solo da te. Fammi vedere finalmente mio figlio". Il Cremlino intanto ha fatto sapere di considerare "inaccettabile" la dichiarazione dell'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell sulla necessità di un'indagine internazionale indipendente sulla morte di Alexei Navalny. "Non accettiamo affatto tali richieste. Soprattutto quelle provenienti dal signor Borrell", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Lo stesso Peskov ha definito "assolutamente infondate" le accuse della vedova di Navalny, secondo cui Putin è coinvolto nella morte di suo marito. "Non commentiamo - ha detto, rispondendo a una domanda sulle accuse della vedova di Navalny, Yulia - naturalmente, queste sono accuse assolutamente infondate e rozze contro il capo dello Stato russo. Ma dato che Yulia Navalnaya è rimasta vedova da poco non commentiamo".
Al rappresentante del Cremlino è stato anche chiesto di commentare le parole di Navalnaya secondo cui il corpo di suo marito potrebbe non essere consegnato ai parenti a causa del desiderio di nascondere tracce di veleno. "Ad essere sincero non ho sentito" queste accuse, ma "se lo ha detto, allora, ancora una volta, queste non sono altro che accuse infondate. Perché non sono supportate da nulla, non confermate. E in questo caso, solo per ragioni etiche non posso valutare adeguatamente queste parole", ha concluso Peskov.
Il fratello Oleg nell'elenco dei ricercati in Russia
Oleg Navalny, fratello di Aleksei Navalny, è stato "reinserito" nella lista dei ricercati federali in Russia. Le informazioni pertinenti sono apparse nel database del ministero dell'Interno russo. Oleg Navalny risulta "ricercato ai sensi di un articolo del codice penale", senza alcun dettaglio, come di consuetudine. Le forze dell'ordine hanno informato l'agenzia Tass di un nuovo procedimento penale nell'ambito del quale è ricercato Oleg Navalny, ma non hanno specificato altro. Oleg Navalny è ricercato dal gennaio 2022 nel cosiddetto "caso sanitario", i cui imputati sono stati accusati di incitamento alla violazione delle norme sanitarie ed epidemiologiche - per aver indetto manifestazioni a sostegno di Aleksei Navalny durante la pandemia. Nell'agosto 2021, il tribunale ha comminato al fratello dell'oppositore una pena sospesa poi convertita in pena reale con detenzione, nel gennaio 2022, ma in quel momento Oleg era già fuori dalla Russia. Nel 2014, Oleg Navalny è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere in un caso di appropriazione indebita in cui era coinvolto anche Aleksei; è stato rilasciato nel 2018.
X sospende e poi riattiva l'account della moglie di Navalny, Yulia
Il social media X, ex Twitter, ha sospeso l'account appena creato di Yulia Navalnaya, quattro giorni dopo la morte in carcere di suo marito. Un messaggio sulla pagina dell'account @Yulia_Navalnaya recita: "Account sospeso. X sospende gli account che violano le regole X"- Il messaggio è accompagnato dal collegamento alle regole di utilizzo del sito ma non fornisce un motivo specifico per la sospensione dell'account, che poi è stato riattivato