AGI - Aleksei Navalny, l'attivista anti-corruzione che per più di un decennio ha guidato l'opposizione politica nella Russia di Vladimir Putin, è morto. Il decesso del dissidente e oppositore russo è stata annunciato in tarda mattinata dal Servizio penitenziario federale russo, secondo cui Navalny, 47 anni, ha perso conoscenza dopo aver fatto una passeggiata nella prigione di sicurezza dell'Artico russo dove era stato trasferito alla fine dell'anno scorso. La sua ultima apparizione pubblica risale a ieri, giovedì 15 febbraio: Navalny era comparso in udienza in tribunale in collegamento video, sorridente dietro le sbarre di una cella. "Le cause della morte si stanno accertando", fa sapere ufficialmente il servizio penitenziario russo, mentre viene fatta filtrare alla tv di stato russa la versione che Navalny sarebbe morto a causa di una embolia. Mosca non commenta direttamente, per ora. Ma la morte improvvisa dell'unico vero oppositore di Putin in Russia a poche settimane dalle elezioni generali, solleva più di qualche sospetto. Gli Stati Uniti e la Ue attaccano frontalmente Mosca. Per Washington si tratta di "un altro segno della brutalità di Putin". Concetto ribadito da Biden: "Il responsabile è Putin". Afferma a chiare lettere in una conferenza stampa il Presidente degli Stati Uniti. Biden si rivolge al Congresso Usa e continua: "Dobbiamo continuare a finanziare l'Ucraina". Per l'inquilkino della Casa Bianca "le parole di Trump sulla Russia sono scandalose. Truman si rivolterebbe nella tomba. Abbiamo un impegno sacro con i paesi Nato". Alla domanda su cosa faranno ora gli Usa, Biden risponde: "Stiamo analizzando le opzioni".
Biden ricorda l'enorme "coraggio" di Navalny che decise di tornare in Russia. "Era la voce della verità". Qualsiasi cosa dirà Mosca, la Russia è responsabile della sua morte", dice, invece, la vicepresidente Usa, Kamala Harris. "La Russia è responsabile", aggiunge il segretario di Stato Usa Antony Blinken, secondo cui la morte dell'oppositore è la dimostrazione che il "sistema di Putin è debole e marcio". La morte in carcere di Alksei Navalny "è un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime", dice Ursula von der Leyen. "Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo" e la morte di Navalny "è un triste promememoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime", aggiunge la presidente della Commissione. "La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un'altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale. Esprimiamo il nostro sentito cordoglio e ci auguriamo che su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza", dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Per Josep Borrell, capo della diplomazia europea, "in attesa di ulteriori informazioni, sia chiaro: questa è responsabilita' esclusiva di Putin". "Navalny è stato ucciso" e "Putin dovrà rispondere dei suoi crimini", "Putin uccide sempre", secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani esorta le autorita' russe a garantire che venga condotta un'indagine credibile sulla morte in carcere del leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, dice la portavoce Liz Throssell. Mosca punta invece l'indice contro l'Occidente e in particolare contro gli Stati Uniti. "Non abbiamo ancora i risultati dell'esame medico legale, ma le conclusioni dell'Occidente sono gia' pronte", scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, Secondo Mosca gli Usa devono astenersi dal lanciare "accuse indiscriminate" sulla morte di Navalny e aspettare i risultati dell'esame forense del corpo.
Navalny, condannato a tre anni e mezzo di reclusione nel febbraio 2021 dopo essere tornato in Russia dalla Germania, dove si era rifugiato dopo il tentativo di avvelenamento con un agente nervino nell'agosto precedente., aveva numerose condanne che molto probabilmente lo avrebbero tenuto in prigione almeno fino al 2031 con accuse che secondo i suoi sostenitori erano in gran parte fabbricate nel tentativo di zittirlo. Navalny era stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione nel febbraio 2021 dopo essere tornato in Russia dalla Germania, dove si era ripreso da un tentativo di avvelenamento con un agente nervino nell'agosto scorso. Nel marzo 2022, ha ricevuto una condanna a nove anni per appropriazione indebita e frode, in un processo che gli osservatori internazionali hanno denunciato come "politicamente motivato" e "farsa". Nell'agosto 2023 era stato condannato a 19 anni di carcere per "estremismo".
La ricostruzione ufficiale
"Il 16 febbraio di quest'anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell'istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza", si legge nel comunicato.
"Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte", aggiunge il comunicato rilanciato dalle agenzie russe.
"In seguito alla morte improvvisa del detenuto Aleksei Navalny nel penitenziario n. 3 della sezione del servizio penitenziario federale russo nel distretto autonomo di Yamal-Nenets, una commissione composta da capi e ufficiali delle divisioni penitenziarie e mediche dello staff centrale del servizio penitenziario federale russo è stata istituita inviato alla sede territoriale e all'istituzione secondo la procedura stabilita", si legge in un altro comunicato.
La madre: "Era sano e felice"
La madre di Alexei Navalny, Lyudmila Navalnaya, ha detto che suo figlio era "vivo, sano e felice" quando lo ha visto l'ultima volta lunedì. In un post su Facebook riportato da Novaya Gazeta, la madre del dissidente russo ha scritto: "Non voglio sentire alcuna condoglianza. Lo abbiamo visto in carcere il 12, in una riunione. Era vivo, sano e felice". Il Consiglio della Federazione russa, il Senato, ha definito la morte di Navalny un "incidente", ha affermato il vicepresidente della Commissione Esteri, Vladimir Dzhabarov. "La Russia non aveva motivo di nuocere in alcun modo alla salute di Navalny, assolutamente nessuno. L'uomo stava scontando una pena per diversi anni. Penso che sia un incidente, succede", ha detto parlando alla radio Govorit Moskva.
Putin informato del decesso
Il presidente Vladimir Putin è stato informato della morte del suo principale avversario, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "È stato riferito al presidente", ha detto Peskov ai giornalisti, aggiungendo che "spetta ai medici chiarire" la causa della morte. "Non lo so. I medici devono capirlo in qualche modo", ha detto il portavoce ai giornalisti che gli chiedevano se sapesse i motivi del decesso dell'oppositore.
"Il servizio penitenziario federale russo nella regione autonoma di Yamalo-Nenets sta diffondendo la notizia della morte di Aleksei Navalny nella colonia penale IK-3. Non abbiamo ancora nessuna conferma. L'avvocato di Aleksei si sta recando a Kharp. Non appena avremo informazioni, le daremo", è il messaggio postato su X da Kira Yarmysh, portavoce di Navalny. "Non abbiamo alcun motivo per credere alla propaganda di Stato russa, ma se è vero allora non si può dire che 'Navalny è morto' ma che 'Putin ha ucciso Navalny', ma di loro non mi fido nemmeno un po' ", dice uno dei collaboratori più vicini di Aleksei Navalny, Leonid Volkov.
Per una fonte Ue è stato "lentamente ucciso"
"Alexei Navalny è stato lentamente ucciso da Vladimir Putin. Era una persona che abbiamo ammirato e apprezzato. Abbiamo seguito per anni la sua battaglia. Era stato avvelenato, curato in Germania, e poi ha voluto rientrare in Russia per continuare la sua battaglia. È stato lentamente ucciso in prigione". Lo ha dichiarato un alto funzionario dell'Ue. "Putin uccide tutti i suoi oppositori. A volte difficile pensare che siamo nel 21esimo secolo", ha evidenziato la fonte che ha parlato con la stampa in vista della riunione dei ministri degli Esteri che si terrà lunedi'. "Sicuramente il fatto emergerà alla riunione", ha aggiunto il funzionario.
Le reazioni internazionali
"Alexei Navalny ha combattuto per i valori di libertà e democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l'estremo sacrificio. L'Ue ritiene il regime russo l'unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai", scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
"Profondamente turbata e rattristata dalla notizia della morte di Alexei Navalny. Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime. Uniamoci nella nostra lotta per salvaguardare la libertà e la sicurezza di coloro che osano opporsi all'autocrazia", scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Dopo anni di detenzione in un regime carcerario non proprio liberale la Russia perde una voce libera, siamo vicini alla famiglia, ci siamo sempre battuti, anche quando ero al Parlamento europeo, per la libertà sia in Russia sia in Bielorussia. Adesso ci sarà una voce di libertà in meno", afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Aleksei Navalny "ha pagato il suo coraggio con la vita", ha commentato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dicendosi "molto rattristato". Navalny è stato ucciso" e Putin dovrà "rendere conto dei suoi crimini", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Berlino insieme a Scholz. Il premier britannico Rishi Sunak ha parlato di "una notizia terribile, un'enorme tragedia per i russi". "Come principale sostenitore della democrazia russa - ha aggiunto il premier in un post su X - Navalny ha dimostrato un incredibile coraggio in tutta la sua vita. I miei pensieri vanno alla moglie e ai cittadini russi".
"Non abbiamo ora alcuna notizia. Per questo motivo è importante che i fatti vengano stabiliti. La Russia ha domande urgenti cui rispondere. Quello che abbiamo visto è che la Russia esercita un potere sempre più autoritario, usato contro molti oppositori, da molti anni. Lui era in prigione, era un prigioniero, ed è estremamente importante che la Russia dia risposte a tutte le domande che verranno poste sulle cause di morte", ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. "Non farò speculazioni oggi. Continuerò a chiedere alla Russia di assicurare che tutti i fatti vengano stabiliti, che vengano fornite risposte alle domande. E poi sulla base di questo potremo dire di più", ha aggiunto.
Mosca: i Paesi Nato hanno già il colpevole
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato quella che ha definito una reazione "istantanea" dei leader dei Paesi Nato alla morte in carcere dell'oppositore Aleksei Navalny. "Non abbiamo ancora i risultati dell'esame medico legale, ma le conclusioni dell'Occidente (secondo cui le autorita' russe sono responsabili della morte del politico) sono già pronte", ha scritto su Telegram Zakharova.