AGI - Ancora un 'no' di Israele all' ipotesi di creare uno Stato palestinese. "Ora non è il momento di parlare di regali per il popolo palestinese", ha detto Avi Hyman, portavoce dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Alla richiesta di commentare un articolo del Washington Post secondo cui l'amministrazione Biden e "un piccolo gruppo di partner del Medio Oriente" stanno lavorando per formulare un piano di pace globale, che "potrebbe essere annunciato già nelle prossime settimane" e che prevederebbe in futuro la costituzione di uno stato palestinese, Hyman ha risposto che "siamo ancora all'indomani del massacro del 7 ottobre", "ora è il momento della vittoria, della vittoria totale contro Hamas. E continueremo sulla strada verso la vittoria. Tutte le discussioni sul giorno dopo Hamas si svolgeranno il giorno dopo" la sconfitta di Hamas. Da tempo Joe Biden e l'amministrazione Usa, cosi' come molti altri paesi compreso l'Italia, spingono per una soluzione a due Stati come passaggio politico successivo alla fine della guerra a Gaza. Ma il 'no' del governo Netanyahu rimane netto.
Proseguono intanto le operazioni militari di Israele sul terreno. L'esercito ha effettuato un raid all'ospedale Nasser di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, ritenendo di avere informazioni di intelligence che confermavano la presenza di ostaggi all'interno della struttura. Il raid è avvenuto due giorni dopo che l'esercito israeliano aveva ordinato agli sfollati di evacuare l'ospedale, il più grande nel sud di Gaza e uno degli ultimi funzionanti nell'enclave. Le organizzazioni umanitarie, che già avevano avvertito delle conseguenze catastrofiche di un attacco al Nasser, parlano di "situazione caotica" all'interno dell'ospedale: Medici Senza Frontiere fa sapere che tutto il suo personale ha evacuato la struttura e che decine di pazienti sono rimasti senza assistenza. Secondo il portavoce dell'IDF, le forze israeliane stanno conducendo un'operazione "precisa e limitata" e non evacueranno con la forza medici o pazienti, ma il portavoce del ministero della sanità di Gaza gestito da Hamas, Ashraf al-Qidra, ha detto che Israele ha lanciato una "massiccia incursione" con pesanti colpi di arma da fuoco che ha ferito molti degli sfollati che vi si erano rifugiati. Secondo le fonti palestinesi i militari hanno ordinato ai medici di trasferire tutti i pazienti in un edificio più vecchio non adeguatamente attrezzato.
Rimane alta anche la tensione sul fronte Israele-Libano dove non si fermano gli scontri tra esercito israeliano e Hezbollah: il ministro della Difesa israeliano, Yav Gallant, ha detto che le forze dello Stato ebraico possono in teoria arrivare ad attaccare la capitale Beirut. "Possiamo attaccare non solo a 20 chilometri" dal confine, "ma anche a 50 chilometri, a Beirut e ovunque", ha detto Gallant, aggiungendo che l'IDF ha intensificato i suoi attacchi contro Hezbollah passando da un 'livello uno a un livello dieci'. "Gli aerei dell'aeronautica militare che volano attualmente nei cieli del Libano hanno bombe più pesanti per obiettivi più distanti", ha concluso.