AGI - L'esercito israeliano garantirà "un passaggio sicuro per la popolazione civile" in vista del previsto assalto alla città di Rafah, nel sud di Gaza respingendo i timori di una "catastrofe". Lo ha dichiarato Benjamin Netanyahu oggi in una intervista a ABC News. Nonostante l'allarme internazionale per la potenziale carneficina in una città affollata da più di un milione di palestinesi, il primo ministro israeliano ha dichiarato che l'offensiva è fondamentale per schiacciare Hamas.
"La vittoria è a portata di mano. Lo faremo. Prenderemo i restanti battaglioni terroristici di Hamas e Rafah, che è l'ultimo bastione, ma ce la faremo", ha detto Netanyahu durante l'intervista. "Lo faremo - ha aggiunto - garantendo un passaggio sicuro alla popolazione civile, in modo che possa andarsene". Il primo ministro ha spiegato che è allo studio "un piano dettagliato per farlo". E ha citato le aree a nord di Rafah che sono state sgomberate e che potrebbero essere utilizzate come zone sicure per i civili.
Le autorità di Gaza hanno messo in guardia dal fatto che un attacco su Rafah potrebbe provocare "decine di migliaia" di vittime mentre il capo della politica estera dell'Ue Josep Borell si è unito ad altre voci internazionali nel dire che un'offensiva in quella zona "porterebbe a una catastrofe umanitaria indicibile".
Secondo l'emittente Al Jazeera, nella notte, 25 persone sono morte dopo un attacco israeliano a est di Rafah. Altre persone sono rimaste ferite. Sarebbe stato colpito un edificio.