AGI - I sostenitori dell'ex primo ministro pakistano Imran Khan, attualmente in carcere, potrebbero ottenere la maggioranza dei seggi, ma essere esclusi dai negoziati per formare una coalizione di governo. Il capo dell'esercito Syed Asim Munir, dal canto suo, ha affermato che il Pakistan deve "rompere con la politica di anarchia e polarizzazione che non si addice a un paese progressista", si legge in una nota. Nonostante la feroce repressione da parte delle autorità, il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI) di Imran Khan ha superato le aspettative. Secondo l'ultimo conteggio, i candidati indipendenti da lui sostenuti hanno ottenuto almeno 99 seggi (di cui 88 fedeli a Khan). La Lega musulmana pakistana (PML-N) di Nawaz Sharif, la favorita alle elezioni, ha ottenuto 71 seggi. Il Partito popolare pakistano (PPP) di Bilawal Bhutto Zardari è terzo, anche lui meglio del previsto con 53 seggi.
Oggi il partito dell'ex primo ministro ha diffuso un video generato dall'intelligenza artificiale in cui viene mostrato mentre rivendica la vittoria. "Mi congratulo con tutti voi per aver vinto le elezioni del 2024", dice in questo video Imran Khan, generato dall'intelligenza artificiale, sostenendo che "secondo fonti indipendenti, abbiamo vinto 150 seggi nell'Assemblea nazionale prima che la manipolazione (delle elezioni) non iniziasse. Quindici dei 266 seggi in palio in queste elezioni devono ancora essere assegnati. In assenza di una maggioranza assoluta, i tre blocchi principali dovranno negoziare alleanze. La PML-N sembra nella posizione migliore per raggiungere questo obiettivo, ma tutte le opzioni rimangono aperte.
"Invitiamo altri partiti e candidati vincenti a lavorare con noi", ha detto Nawaz Sharif, 74 anni, che ha già servito tre mandati come primo ministro, nel quartier generale del suo partito a Lahore (est). Ritornato in Pakistan a ottobre, dopo quattro anni di esilio a Londra, avrebbe, secondo gli osservatori, l'appoggio dell'esercito. Al partito di Imran Khan non è stato permesso di comparire sulle schede elettorali, poiché i suoi candidati si sono presentati come indipendenti. I partiti più piccoli hanno ottenuto 27 seggi in totale - di cui 17 per il Movimento Muttahida Qaumi (MQM) - e potrebbero attirare l'attenzione del PTI nei prossimi giorni. Se gli indipendenti si unissero a loro, potrebbero rivendicare una quota dei 70 seggi riservati alle donne e alle minoranze religiose, assegnati proporzionalmente in base ai risultati precedenti, cosa che il PTI non può rivendicare per mancanza di autorizzazione a competere con i suoi colori.
I candidati pro-PTI hanno ottenuto seggi soprattutto nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa (nord-ovest), la sua roccaforte, dove due dei suoi sostenitori sono stati uccisi e 24 feriti negli scontri di venerdì sera. Giovedi', secondo il ministero dell'Interno, nel corso di 61 attacchi registrati sono state uccise 16 persone. Il giorno prima, 28 persone erano morte in due attentati. Fondati su dinastie familiari e tradizionalmente rivali, il PML-N e il PPP condividono da decenni gran parte del potere con l'esercito. Hanno già lavorato insieme e potrebbero ripetere l'esperienza. Avevano formato un governo di coalizione, sotto la guida di Shehbaz Sharif, fratello di Nawaz, dopo la cacciata di Imran Khan dalla carica di primo ministro con una mozione di sfiducia nell'aprile 2022. Il PPP ha poi preso le distanze dal PML-N durante la campagna elettorale e sembra aver sofferto meno dell'impopolarità di questo governo. Il suo leader 35enne, figlio dell'ex primo ministro Benazir Bhutto, assassinato nel 2007, è stato critico nei confronti della PML-N. Ma la politica pakistana è abituata a capovolgimenti e accordi apparentemente innaturali.
Per gli elettori di Imran Khan la conclusione sarà probabilmente agrodolce. Molti sono convinti che la vittoria sia stata loro rubata, poiche' i ritardi nello spoglio non hanno fatto altro che aumentare i molteplici sospetti di manipolazione. La Commissione elettorale ha citato "problemi di Internet" per spiegare la lentezza del processo. La chiusura dei servizi di telefonia mobile e internet da parte delle autorità giovedì aveva già alimentato dubbi sulla correttezza delle elezioni. La campagna e' stata segnata anche dalle accuse di "frode pre-elettorale", con l'emarginazione del popolare Imran Khan, 71 anni, condannato a tre lunghe pene detentive. Venerdi' Washington e Londra hanno espresso le loro "preoccupazioni" sullo svolgimento delle elezioni e proteste hanno avuto luogo venerdì sera anche nella capitale Peshawar.