Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha annunciato che il suo governo darà un contributo aggiuntivo all'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA) per garantire che continui a funzionare e a portare aiuti alla popolazione della Striscia. Lula ha fatto l'annuncio giovedì sera durante una cena con gli ambasciatori dei Paesi arabi, in cui ha esortato la comunità internazionale a mantenere e rafforzare i contributi all'agenzia.
"Le recenti accuse contro i funzionari dell'UNRWA devono essere debitamente oggetto di indagine, ma non possono paralizzarla", ha detto Lula nel suo discorso, diffuso oggi dalla presidenza.
Diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Australia, la Svizzera e la Germania, hanno sospeso i finanziamenti all'UNRWA dopo che è emersa l'accusa che 12 dei suoi dipendenti abbiano legami con il gruppo islamista Hamas e possano essere coinvolti negli attacchi del 7 ottobre contro Israele. Nel suo discorso, Lula ha ribadito la sua condanna degli "atti terroristici" di Hamas e ha espresso "con altrettanta veemenza" la sua condanna della "reazione sproporzionata di Israele".
"È giunto il momento di porre fine alla catastrofe umanitaria che ha colpito gli oltre due milioni di palestinesi che vivono a Gaza. Quasi 30.000 persone sono morte, soprattutto bambini, anziani e donne indifese. Più dell'80% della popolazione è stata trasferita con la forza (...). Basta con le punizioni collettive", ha spiegato il leader brasiliano.