AGI - Harvard, il 'tempio' americano dell'eccellenza "nell'insegnamento, nell'apprendimento e nella ricerca e nello sviluppo" (così si definisce l'ateneo che sui suoi social) torna nell'occhio del ciclone per un altro presunto caso di plagio di uno dei suoi docenti. Uno 'scandalo' che rischia di travolgere di nuovo la storica fucina di leader statunitensi a un mese esatto dalle clamorose dimissioni di Claudine Gay, politologa di fama e prima donna di colore a guidare (per poco) il celebre ateneo, caduta sull'onda della mancata condanna alle manifestazioni antisemite. Questa volta, a rivelare uno scandalo di natura decisamente diversa è stata l'esperta in manipolazione di dati, Elisabeth Bik, nel corso di un'intervista al The Harvard Crimson. il quotidiano studentesco di Harvard, l'unica testata (fondata addirittura nel lontano 1873) gestita interamente dagli studenti dell'Harvard College.
In un post su X, il giornale studentesco di Harvard, l'unica testata (fondata nel lontano 1873) gestita interamente dagli dell'Harvard College, riferisce che per l'esperta "un neuroscienziato di primo piano della Harvard Medical School, Khalid Shah, ha presumibilmente falsificato i dati e plagiato le immagini in 21 articoli accademici. In particolare, avrebbe - secondo la donna - presentato come sue le immagini provenienti da "altri lavori di ricerca". Le rivelazioni arrivano dopo che la stessa ex rettrice dell'Università, dopo esser stata duramente criticata per la mancata condanna esplicita dell'antisemitismo, è stata accusata di aver copiato tre articoli e la sua tesi di dottorato, discussa nel 1997.
Le accuse nei confronti di Khalid Shah, docente di richiamo internazionale, potrebbero non di meno innescare un polverone: oltre a essere il vicepresidente per la ricerca in campo neuroscientifico, Shah dirige con successo il laboratorio per le cellule staminali e l'immunologia che sta sviluppando e testando terapie innovative contro i tumori al cervello.
Un campo della ricerca che oggi giorno rappresenta un delle maggiori sfide dell'oncologia mondiale.