AGI - La regione autonoma della Catalogna, dove la mancanza d'acqua oramai è un problema cronico, è alle prese con la peggior siccità di sempre. Lo stato di emergenza, ventilato dalle autorità regionali nelle scorse settimane, è stato confermato con l'inizio del mese, dopo la verifica dei livelli d'acqua nei bacini idrici e dopo mesi senza piogge significative. Il primo febbraio il governo catalano ha quindi dichiarato l’emergenza per il bacino di Sau e per il sistema di captazione delle acque Ter-Llobregat con una serie di restrizioni al consumo di acqua che si applicheranno a quasi tutta la zona orientale della Regione, comprese Barcellona, ??Girona e Tarragona, le città catalane più densamente popolate e meta di turisti. Circa l’80% della popolazione catalana, rendono noto i media locali, nel prossimo futuro dovrà accontentarsi delle restrizioni sul consumo di acqua.
Pere Aragonès, presidente del governo catalano non ha mancato di sottolineare gli sforzi dell popolazione che dall'anno scorso è alle prese con il problema della siccità. "La gente ha fatto finora grandi sforzi di fronte alla siccità - ha affermato in conferenza stampa - ma ora "dobbiamo capire che dobbiamo adattare il nostro modo di consumare alla disponibilità delle nostre risorse".
Nonostante le misure prese durante la "pre-emergenza" la situazione è peggiorata e la siccità si è cronicizzata in questa e in altre regioni del mediterraneo. Le restrizioni adottate dal 1 febbraio sono state quindi suddivise in tre fasi di gravità a seconda della situazione. Il primo passo è il tetto massimo del consumo di acqua a 200 litri pro capite al giorno. Anche l’irrigazione dovrà essere ridotta di ben l’80%, misura che impatterà decisamente sull'agricoltura. Industria e i comuni dovranno da parte loro tagliare i consumi del 25%.
Le restrizioni avranno pesanti conseguenze anche sulle strutture pubbliche. Le piscine coperte incluso quell all'aperto e dei club sportivi, potranno beneficiare solo di un parziale ricambio d'acqua se quest'ultima sarà compensata da misure per conservarla. L’irrigazione dei giardini pubblici o privati ??sarà consentita solo se verranno utilizzate acque sotterranee o riutilizzate. Vietato il lavaggio delle auto mentre alla maggior parte delle navi da crociera non sarà più consentito di rifornire i serbatoi d'acqua nel porto di Barcellona, ??se non per gravi motivi d'emergenza.
Le misure dettate dal calo complessivo delle riserve dell'impianto di Ter-Llobregat (oggi al di sotto del 16% della capacità) interesseranno poco meno di 6 milioni di cittadini. Uno studio del 2022 ha dimostrato che la penisola iberica non è mai stata così arida negli ultimi 1.200 anni.