AGI - Gli Stati Uniti torneranno a garantire i fondi alla Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi, ma chiedono “cambiamenti fondamentali” nella gestione dell’agenzia, dopo il caso dei dodici dipendenti accusati di essere legati ad Hamas. Lo ha dichiarato l’ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, parlando ai giornalisti al Palazzo di Vetro. “Noi - ha detto - incontreremo più tardi come donatori il segretario generale per discutere il percorso da seguire”. “ Vogliamo - ha aggiunto - che gli aiuti continuino ad arrivare perché consideriamo il lavoro dell’agenzia molto importante ma guardiamo all’organizzazione”. L’ambasciatrice ha indicato tre punti su cui gli Usa, che hanno sospeso i finanziamenti assieme ad altri sedici Paesi, tra cui l’Italia, chiedono garanzie: analizzare come funziona l’organizzazione a Gaza, capire come viene gestito lo staff e assicurarsi che “persone che commettono crimini come i dodici dipendenti debbano risponderne immediatamente”.
Gli Stati Uniti nel pomeriggio incontreranno, con gli altri maggiori donatori, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Il vertice, a porte chiuse, sarà incentrato sulla possibilità di trovare un accordo per non interrompere gli aiuti a un’agenzia che impiega a Gaza 13 mila persone e assiste attualmente più di un milione e mezzo di palestinesi.