AGI - Tatjana Zdanoka, un'eurodeputata lettone, ha lavorato per almeno 13 anni per il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), stando gli scambi di email portati alla luce da un gruppo internazionale di giornalisti investigativi che comprende i reporter di testate specializzate in inchieste come Re:Baltica e The Insider. La politica lettone, nell'Europarlamento dal 2004 ed eletta l'ultima volta (2019) al Parlamento europeo con il partito Unione lettone dei russi (Lks), ha ammesso di aver avuto una corrispondenza tra il 2004 e il 2013 con una persona identificata dagli investigatori come agente dell'Fsb, ma ha negato di conoscere i suoi legami con l'intelligence russa.
Zdanoka ha anche ammesso a Re:Baltica che le email ottenute dalla piattaforma investigativa russa The Insider sono autentiche. Secondo l'inchiesta pubblicata dalle piattaforme lettone e russa, dal sito estone Delfi.ee e dal quotidiano svedese Expressen, l'eurodeputata avrebbe denunciato le sue attività a favore della Russia a Dmitri Gladei, uno dei suoi due presunti contatti nell'Fsb. Gladei, veterano dell'Fsb, della direzione centrale di San Pietroburgo, ha guidato la politica lettone tra il 2004 e il 2013, secondo l'indagine.
Successivamente, sempre secondo quanto emerso nell'ambito dell'inchiesta giornalistica, Zdanoka ha avuto contatti regolari con Sergei Beltyukov, agente del Servizio di sicurezza federale russo dal 1993. L'inchiesta, precisa il pluripremiato 'The Insider', è frutto della collaborazione con il sito di notizie Delfi Estonia, il centro di giornalismo investigativo lettone Re:Baltica e il quotidiano svedese Expressen.
"Le e-mail trapelate tra Zdanoka e i suoi due agenti russi - sottolinea il sito online di "The Insider" - includono rapporti espliciti e dettagliati (inviati) da Zdanoka ai suoi responsabili, che descrivono il suo lavoro di legislatore europeo, in particolare per quanto riguarda i doveri ufficiali legati alla promozione del sentimento pro-Cremlino nella sua regione baltica". "Altre corrispondenze - aggiunge la testata - riguardano l'organizzazione di incontri fisici a Mosca o a Bruxelles tra Zdanoka e il suo supervisore russo, insieme a richieste di finanziamenti da fonti russe per sostenere le sue attività politiche in Lettonia e al Parlamento europeo".
Secondo i giornalisti, una volta avrebbe anche chiesto denaro per organizzare una manifestazione in commemorazione della vittoria dell'Armata Rossa nella Seconda guerra mondiale. L'eurodeputata avrebbe peraltro organizzato vari incontri - a Bruxelles e altrove - con Dmitri Gladei, un veterano dei servizi russi, cui avrebbe anche chiesto "di tanto in tanto" aiuti finanziari per vari progetti filo-russi, compreso l'acquisto di 100mila metri di tessuto per i nastri di San Giorgio che facevano parte della decorazione della Croce di San Giorgio utilizzata nell'Impero Russo e recuperata dalla Russia dopo la caduta dell'Unione Sovietica.
Le sue attività a favore della "causa russa "includevano, tra gli altri compiti, viaggi nella penisola ucraina di Crimea come "osservatore elettorale" durante l'annessione nel 2014 e l'organizzazione di udienze e mostre al Parlamento europeo sullo status dei russi nei Paesi baltici. Le rivelazioni sulla sua collaborazione con l'Fsb, in realtà, non sono una sorpresa per gli addetti ai lavori in Lettonia, dove è vista come un agente dell'influenza russa da quando è entrata in politica, alla fine degli anni '80.
Matematica di formazione, Zdanoka, nata a Riga nel 1950, è stata membro del Partito Comunista dell'Unione Sovietica tra il 1971 e il 1991 ed è diventata attiva nel sostenere gli interessi russi fino all'inizio degli anni '90 dopo che la Lettonia divenne indipendente. Ha ricevuto la cittadinanza lettone nel 1996 e parla russo, lettone, inglese e francese.