AGI - La polizia a cavallo ha iniziato a disperdere i manifestanti durante una manifestazione antigovernativa a Tel Aviv dopo che questi si erano spostati da piazza Habima e avevano bloccato il traffico su Kaplan Street. Nei video della scena si vedono i manifestanti respinti dalla polizia a cavallo, con testimoni che affermano che è stato effettuato almeno un arresto violento.
Migliaia di israeliani sono scesi per le strade di Tel Aviv sabato sera in due diverse manifestazioni, una per chiedere il rilascio immediato degli oltre 100 ostaggi che il gruppo islamista Hamas tiene nella striscia di Gaza da oltre tre mesi e mezzo, e un'altra per chiedere le dimissioni del primo ministro, Benjamin Netanyahu. La marcia per i rapiti si è ripetuta settimanalmente nella cosiddetta Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv, e ha guadagnato sempre più partecipazione. Questo sabato coincide con la Giornata Internazionale in Ricordo dell'Olocausto.
In un video della manifestazione, una donna viene trascinata con la forza dai poliziotti, che la picchiavano e la prendevano a calci. La polizia poi l'ha presa da parte, ma non l'ha arrestata. La manifestante è andata in ospedale dopo aver sentito dolori per le contusioni provocate.
"Vorrei davvero chiedere e fare appello al popolo di Gaza perché aiuti a liberare i rapiti. So che è difficile contro Hamas, ma così come aiutiamo le persone contro i nazisti, anche voi potete aiutare e salvare i rapiti con le informazioni o in qualsiasi modo", ha detto Cohen Saban, uno dei partecipanti, in dichiarazioni raccolte dalla stampa locale.
Intanto le manifestazioni antigovernative, che oltre a Tel Aviv si sono svolte a Gerusalemme, di fronte alla casa del presidente Isaac Herzog, a Cesarea di fronte a una residenza di Netanyahu, e ad Haifa, hanno richiesto elezioni anticipate e la destituzione del primo ministro.
"Non formeremo un governo di razzisti, non formeremo un governo di criminali", cantavano. In una conferenza stampa, Netanyahu ha affermato che le proteste per chiedere la liberazione degli ostaggi "non fanno che aumentare" le richieste di Hamas e "allontanare l'obiettivo" di recuperare i rapiti.
I paesi mediatori del conflitto, come il Qatar, l'Egitto e gli Stati Uniti, continuano a cercare di negoziare un nuovo cessate il fuoco che consenta la liberazione degli ostaggi, ma i negoziati sembrano in stallo poichè Hamas chiede una cessazione definitiva delle ostilita', mentre Israele è disposto solo a una tregua temporanea.