AGI - Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, modificcherà la legge che finora ha vietato nel suo Paese la doppia cittadinanza. Una riforma che, a suo avviso, andrà a beneficio degli stranieri che hanno combattuto a fianco dell'esercito per quasi due anni ma anche della grande comunità ucraina sparsa in tutto il mondo. La riforma, annunciata lunedì mattina, in Parlamento, dal leader ucraino ovviamente non riguarderà i "cittadini dello stato aggressore", cioè i russi.
Zelensky ha definito la proposta un "passo fondamentale" che consentirà modifiche radicali alla legislazione sulla cittadinanza multipla. Come riportato da Ukrainska Prvda, la modifica permetterà anche ai discendenti dei cittadini ucraini che sono nati e vivono all'estero "di mantenere la nostra cittadinanza". Riconoscerà concretamente anche i numerosi volontari stranieri che hanno combattuto per Kiev a fianco del suo esercito perchè, come ha tenuto a sottolineare il leader ucraino, "gli ucraini per spirito e origine devono diventare ucraini per legge"
"Tutti coloro che non hanno dimenticato le proprie radici e che non permettono al mondo di dimenticare l'Ucraina, tutti coloro che hanno sangue ucraino nelle vene e un cuore libero che batte nel petto, tutti coloro che da tempo hanno dimostrato di essere ucraini nello spirito, dopo molti anni di attesa, finalmente diventeranno ucraini con il passaporto, a livello legislativo", ha concluso Zelesnky.
Dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022, migliaia di stranieri, tra cui numerosi europei, si sono recati in Ucraina per combattere contro le forze russe. Mosca li descrive come mercenari, la prova 'provata' di una guerra che l'Occidente e la Nato stanno conducendo per procura. Ai sensi della legge che finora ha disciplinato questa delicata materia chi chiede la naturalizzazione deve per forza rinunciare alla propria cittadinanza originaria se vuole ottenere la nazionalità ucraina.
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