AGI - Dopo l'imponente campagna per la ripulitura dei muri da graffiti e tag, Madrid stringe ulteriormente le maglia contro i graffitari con una task force specializzata nel perseguire i 'crimini' al decoro della Capitale e rintracciarne gli eventuali colpevoli.
La Nuova Sezione della Polizia municipale per la Tutela Patrimonio Urbano (Sepropur) è stata addestrata in questi ultimi mesi - rende noto il 'Diario di Madrid', sito informativo del Comune della Polizia Municipale - ed è già scesa in campo con "una squadra di una cinquantina di persone che garantisce una copertura del territorio metropolitano, 24 ore su 24, tutto l'anno" e con l'unico obiettivo di "difendere il patrimonio cittadino dai graffiti incivili".
Sepropur, che fa parte della Questura di Polizia per l'ambiente e il patrimonio, opera in coordinamento con l'Area urbanistica, ambiente e mobilità ma è già stata ribattezzata la "brigata antigraffiti". I dipinti murali (grafiti (tag e segni grafici in generale) nella Cpitale spagnola sono diventati un vero e proprio fenomeno urbano peraltro sempre più oneroso per le casse del Comune. Basti pensare che solo nel 2023 la pulizia dei graffiti a Madrid ha interessato più di 560mila metri quadrati di spazio urbano, il 70% in più rispetto al 2022.
Gli agenti antigraffiti non hanno una missione scontata: devono svolgere attività basate sulla diagnosi della situazione e predisporre mappe di rischio degli spazi pubblici cittadini interessati, oltre a documentare fotograficamente i graffiti. Tra le loro competenze figura anche quella di analizzare l'opera illegale e l'eventuale danno, indentificarne l'autore con tecniche grafologiche particolari e procedere al ripristino dell'area in collaborazione con altri servizi comunali.
Marisa Robles, commissaria della Commissione Ambiente e Patrimonio, sottolinea che “bisogna distinguere tra ciò che può essere un illecito amministrativo o qualcosa che potrebbe portare a una questione penale”, per cui, di fronte a qualsiasi graffito in uno spazio pubblico, “Ia prima cosa da fare è repertare bene le prove in modo che chi indaga sul caso, sia esso amministrativo o penale, abbia prove sufficienti per accusare l'autore”.
Sui social la task force madrilena spiega con dovizia di particolari la sua nuova attività investigativa che abbraccia campi che vanno dalla fotografia professionale alla perizia grafologica, dalla conoscenza dei nuovi linguaggi artistici, all'abilità nel riconoscimento degli indizi 'grafici' illegali. Perché i grafiti, spiegano gli agenti, lasciano sempre un segno e spesso sono rivelatrici di uno stile ma anche del loro autore. Tutto tenendo ben presente che non tutti i segni sui muri sono uguali e non tutti sono per forza atti vandalici.
Anche Madrid si è ovviamente posta l'annosa questione su cosa possa essere considerato 'Street art' e cosa invece sia l'atto vandalico d'imbrattare superfici pubbliche trovando una sua risposta come sottolinea Robles Robles rammentando come alcuni dipinti murali aderiscano "a una certa tendenza dell'arte urbana". Una questione che in altri Paese (per esempio il nostro) è tuttora molto dibattuta perché rimasta almeno in parte senza risposta.
Ma a Madrid, evidentemente, si tratta di un problema molto più pressante e sentito dai cittadini: le denunce della Polizia municipale per sporco sulle strade pubbliche, tra cui quelle per sporco dovuto ai graffiti, sono aumentate dalle 695 del 2022 e a più di 800 nel 2023.