AGI - L'Unione europea sta intanto discutendo di una sua missione nel Mar Rosso. L'opzione più probabile - riferiscono fonti diplomatiche - è quella di appoggiarsi sulla missione europea Agenor per la libertà di circolazione, guidata dalla Francia, estendendo al mar Rosso le operazioni oggi centrate nel Golfo e sullo stretto di Ormuz. Il piano potrebbe essere finalizzato entro il 19 febbraio. Ieri c'è stato un colloquio tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e il suo omologo francese Sebastien Lecornu.
Una nuova escalation
La situazione in Medio Oriente si sta ulteriormente infiammando e siamo arrivati al tutti contro tutti. L'Iran ha attaccato un centro del Mossad a Erbil in Iraq e forze Isis in Siria. Stati Uniti, Francia e Germania condannano l'Iran. L'Iraq ha richiamato il proprio ambasciatore a Teheran, perché ritiene violata la sua sovranità. Baghdad nega che a Erbil ci fosse un centro di spionaggio del Mossad. La Turchia ha distrutto 23 obiettivi in attacchi aerei notturni contro militanti curdi nel nord dell'Iraq e in Siria.
Nel mar Rosso gli Houthi hanno attaccato una nave greca portarinfuse vuota. La Shell ha deciso di non far navigare più le sue navi nel mar Rosso, optando per la circumnavigazione dell'Africa. BP e Qatar Energy hanno annunciato mosse simili la scorsa settimana, ha riferito il Wall Street Journal. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno risposto con raid aerei contro le postazioni Houthi nella provincia Al Bayda dello Yemen. "Aerei americani e britannici - scrive l'agenzia russa Ria Novosti - hanno bombardato le installazioni di Ansar Allah nel campo militare del distretto di Muqairas, sul territorio della fortezza di At-Taffa e le strutture nel distretto di As-Savmaa".
Israele ha attaccato oggi obiettivi Hezbollah nel sud del Libano. A Gaza il bilancio delle vittime è arrivato a 24.285 palestinesi uccisi e 61.154 feriti. La Ue denuncia che Gaza "è un posto inabitabile. Il 60% degli alloggi e delle infrastrutture è distrutto. È necessaria una pausa umanitaria, ora. La situazione si aggrava di giorno in giorno con l'85% della popolazione che e' sfollata, che spesso vive all'aperto e deve affrontare il rischio di carestie e malattie".
Per la Ue "il numero di vittime civili, inclusa una quota davvero alta di bambini, è inaccettabile". L'Italia sta pianificando l'invio di un ospedale militare da campo, e in tal senso vi sono in corso interlocuzioni con l'Egitto, viste anche le proibitive condizioni di sicurezza nella Striscia di Gaza. L'Italia - rende noto il ministero della Difesa - accoglierà circa cento bambini palestinesi affetti da gravi complicazioni che, accompagnati dalle loro famiglie, riceveranno assistenza sanitaria presso alcune strutture ospedaliere sul territorio nazionale. A breve le navi ospedale di Italia e Francia dovranno rientrare per motivi logistici e operativi.