AGI - "Fate attenzione se avete acquistato un tacchino pronto da cuocere in un supermercato all'inizio di gennaio, potrebbe essere soggetto a un richiamo di massa". L'allerta si è diffusa rapidamente su siti web delle principali testate francesi e sulle piattaforme social Oltralpe non senza perplessità e, soprattutto, paura per la propria salute.
'Rappel Conso', il sito web del governo francese che rende note tutte le problematiche riscontrate nei prodotti a largo consumo diffondendo anche le segnalazioni di cibi contaminati e potenzialmente pericolosi per i consumatori, in questi giorni sta rilanciando l'allerta sui tacchini che sono stati venduti in tutto il Paese dall'inizio di questo mese in quanto potrebbero esser stati contaminati da listeria, l'agente responsabile della listeriosi, una malattia potenzialmente grave, soprattutto in soggetti vulnerabili come le donne in gravidanza.
Il sito annuncia che il batterio "è stato rilevato in molti di questi prodotti avicoli venduta in gran parte della Francia" e questo potrebbe rappresentare un pericolo per i consumatori. L'elenco delle marche che producono carni di tacchino pronte per la cottura o per il consumo e potenzialmente 'contaminate' è lungo e include alcuni tagli di tacchino di brand molto conosciuti come 'Maître Coq' e 'Le Gaulois pro'. Nell'indice sono finiti anche alcuni tipi di insaccati a base di tacchino. E sembra che le segnalazioni interessino già "centinaia di prodotti" a base di tacchino.
Rappel Conso raccomanda la restituzione del prodotto al punto di vendita perché "le analisi di tutti questi tacchini hanno evidenziato il superamento del criterio di allerta per il germe listeria monocytogenes".
Agli acquirenti francesi non resta che gettarli nell'immondizia oppure tentare di riportarli al supermercato e pretendere un rimborso (che è garantito fino a fine gennaio) se il prodotto nel mentre non sarà già scaduto.
"Chiunque abbia mangiato uno dei prodotti citati e sviluppi febbre, sia da sola che accompagnata da mal di testa e dolori, è invitato a consultare il proprio medico e a informarlo del consumo", precisa sempre il sito governativo per le allerte alimentari, prontamente rilanciato dai telegiornali nazionali.
Ma, intanto, tra i francesi si sta diffondendo paura e rabbia: chi ha acquistato il tacchino a inizio gennaio molto probabilmente "lo avrà già mangiato e digerito", commentano molti consumatori sui social. Senza alcuna voglia di scherzare sul tema.