AGI - Il dipartimento di Giustizia americano chiederà la pena di morte per Patyon Gendron, 20 anni, che il 14 maggio 2022 uccise dieci afroamericani in un supermercato di Buffalo, a nord nello Stato di New York.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è sempre schierato apertamente contro il principio della pena di morte, ma in questo caso non ha voce in capitolo. L'ultima parola spetta al responsabile della Giustizia, l'attorney general Merrick Garland, che per la prima volta da quando Biden è alla Casa Bianca cerca una condanna a morte per un reato commesso durante la sua amministrazione.
Gendron compì il massacro dove aver scritto un manifesto di odio razziale verso i neri e pubblicato online.
Il giovane suprematista bianco, che ha ammesso le proprie colpe in tutti e quindici i capi di imputazione, tra cui dieci per omicidio volontario e uno per terrorismo domestico, è stato già condannato a dieci ergastoli, uno per ogni vittima, più altri settantacinque anni, equivalenti a venticinque anni per ognuna delle tre persone ferite e sopravvissute al massacro. Nel presentare oggi la richiesta, il governo federale ha dichiarato che le circostanze delle accuse "sono state tali che, con una condanna, una sentenza di morte è giustificata".
In passato Garland aveva cercato di ottenere la condanna a morte per altri due casi ma avvenuti prima che si aprisse l'amministrazione Biden: uno riguardava Sayfullo Saipov, che uccise otto persone in un attentato avvenuto a Manhattan nel 2017, l'altro riguardava Robert Bowers, che nel 2018 uccise 11 persone in un attacco alla sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania. La corte ha respinto la richiesta di pena di morte per Saipov, mentre l'ha riconosciuta per Bowers.