(AGI) - Da Rimini, prima tappa di una missione per l'internazionalizzazione dell'export emiliano-romagnolo, il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, risponde colpo a colpo a chi, Oltremanica, ha paventato un rifiuto di Roma a partecipare ai raid angloamericani contro il gruppo Houthi in Yemen. Una ricostruzione attribuita a una "fonte governativa anonima" citata da Reuters che è stata smentita sia da Palazzo Chigi che dal ministro degli Esteri.
"Noi siamo impegnati per garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso, partecipiamo alla missione europea Atlanta e chiederemo anche che questa missione possa avere competenze più larghe oppure dar vita addirittura a una nuova missione europea per garantire la libera circolazione delle merci", ha chiarito Tajani conversando con i giornalisti, a margine della sua visita all'Scm di Rimini.
"Abbiamo sottoscritto un documento a favore di questa libertà con gli Stati Uniti e abbiamo apprezzato la decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e se mi chiedete perché l'Italia non ha partecipato all'attacco di questa notte, noi siamo stati informati dagli Stati Uniti con parecchie ore di anticipo", ma non potevamo partecipare - ha sottolineato - "perché la Costituzione non lo permette, di agire in azione di guerra senza un dibattito e un voto del Parlamento".
"È giusto difendere la libertà di navigazione", ha aggiunto, "noi sosteniamo politicamente questo principio e anche con la nostra fregata partecipiamo alla missione Atalanta però non possiamo partecipare a improvvise azioni di guerra - anche se si tratta di azioni di protezione del traffico marittimo internazionale - senza un'autorizzazione del Parlamento".
Roma insomma non ha potuto evidentemente partecipare all'azione militare contro le basi Houthi nello Yemen e comunque anche secondo fonti di Palazzo Chigi, una richiesta esplicita in questo senso "non è stata mai fatta all'Italia". L'Italia non ha sottoscritto il documento degli Stati Uniti e di conseguenza a Roma non è stato chiesto di partecipare all'offensiva, sottolineano le stesse fonti rimarcando che il governo è stato informato con largo anticipo dell'attacco.
In un'intervista sui temi più scottanti dell'attualità rilasciata a Rtv San Marino, in onda integralmente lunedì 15 gennaio, il titolare della Farnesina ha ribadito come l'Italia politicamente "si stia battendo da sempre per la libera circolazione marittima". L'Italia - ha sottolineato - vuole mantenere bassa la tensione nel Mar Rosso ed e' impegnata nella coalizione europea per garantire la circolazione delle navi.
"Dobbiamo tener conto di quello che sta accadendo oggi nel Mar Rosso - ha aggiunto ancora Tajani - con il rischio di un blocco del traffico commerciale, un'altra situazione preoccupante che può danneggiare l'economia". Nel corso dell'intervista il responsabile degli Esteri si è detto 'ottimista' sul fatto che l'Ue riuscirà a superare il veto ungherese sui 50 miliardi di aiuti a Kiev: "senza l'aiuto dell'Occidente - ha ribadito - non si può arrivare alla pace perché per ottenerla i due contendenti devono avere la stessa forza".
Tajani ha anche escluso "assolutamente" la possibilità di una soluzione del conflitto in Medio Oriente che lasci Hamas in piedi a Gaza: "sicuramente Hamas militare deve stare fuori da Gaza", ha affermato evidenziando che non è immaginabile la fine delle operazioni militari finchè Hamas sarà potere a Gaza.