AGI - Nella seconda giornata di udienze alla Corte internazionale di Giustizia (Icj) all'Aja, Israele si è difeso dall'accusa di "genocidio" intentata nei suoi confronti dal Sudafrica, definendola "totalmente distorta" e lontana dalla realtà del conflitto nella Striscia di Gaza.
Il Sudafrica ha presentato "un'ampia descrizione controfattuale" del conflitto israelo-palestinese, ha detto all'Icj l'avvocato israeliano Tal Becker. Il Paese africano sostiene che Israele stia commettendo un genocidio contro i palestinesi nelle operazioni militari nella Striscia di Gaza di cui chiede alla Corte di ordinare la sospensione.
L'Icj è il più alto tribinale delle Nazioni Unite. Le sue sentenze sono, in teoria, giuridicamente vincolanti, ma sono impossibili da far rispettare.
Al di fuori del tribunale, la polizia aveva creato cordoni per garantire che i sostenitori delle due parti rimanessero distanti. Da un lato, le bandiere palestinesi sventolavano sotto un grande schermo che trasmetteva in diretta l'aula del tribunale. Tra i manifestanti, riporta la Bbc, c'erano striscioni che mostravano immagini di Nelson Mandela, facendo riferimento ai parallelismi tracciati dal team legale del Sudafrica tra la situazione a Gaza e l'era dell'apartheid.
A poche centinaia di metri di distanza, invece, era stata apparecchiata una simbolica tavola di shabbat: allo schienale delle sedie vuote erano attaccate le fotografie degli oltre 130 israeliani ancora ostaggio di Hamas.
Il Sudafrica afferma che Israele sta violando la Convenzione sul genocidio del 1948, di cui entrambi gli Stati sono firmatari, e che impegna le parti a prevenire il genocidio. Il ministero della Sanità a Gaza, gestito da Hamas, afferma che più di 23.350 persone - soprattutto donne e bambini - sono state uccise da Israele durante la guerra scattata dopo che centinaia di uomini armati hanno invaso Israele, il 7 ottobre, uccidendo circa 1.300 persone e portandone altre 240 a Gaza come ostaggi. I membri delle famiglie degli ostaggi erano nell'aula del tribunale all'Aja per ascoltare Israele esporre il suo caso.
Nel suo discorso di apertura l'avvocato Tal Becker ha denunciato che Hamas cerca di "massimizzare i danni ai civili sia per gli israeliani che per i palestinesi, mentre Israele cerca di minimizzarlo". Il Sudafrica, ha detto Becker, "ha purtroppo presentato alla Corte un quadro fattuale e giuridico profondamente distorto e l'intero caso si basa su una descrizione deliberatamente decontestualizzata e manipolativa della realtà delle ostilità". Becker ha accusato il Sudafrica di "tentare di utilizzare il termine genocidio come un'arma contro Israele" e che sta anche cercando di "contrastare il diritto intrinseco" del suo Paese a difendersi.
Ieri, i 17 giudici della Icj hanno ascoltato l'avvocato dell'Alta Corte del Sud Africa, Tembeka Ngcukaitobi, descrivere come "l'intento genocida" di Israele fosse evidente "dal modo in cui il suo attacco militare è stato condotto". Nelle prove presentate il Sudafrica sostiene che le azioni di Israele siano "intese a provocare la distruzione di una parte sostanziale del gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese".
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, al termine dell'udienza di oggi, ha affermato che non è stata presentata alcuna prova contro Israele, ma "solo indicazioni di una guerra morale senza eguali". "Lo stesso Sudafrica mina l'accusa di genocidio sostenendo l'organizzazione terroristica Hamas, che chiede la distruzione dello Stato di Israele", ha aggiunto auspicando che l'accusa venga respinta.
Il caso ha riacceso la tensione diplomatica tra lo Stato ebraico e la Turchia. Il leader di Ankara, Recep Tayyip Erdogan, si è schierato col Sudafrica promettendo di "fornire le prove" alla Corte e prevedendo una "condanna" di Israele. "Il presidente della Turchia, un Paese con il genocidio armeno nel suo passato, ora si vanta di prendere di mira Israele con affermazioni infondate. Ricordiamo gli armeni, i curdi. La vostra storia parla da sola", ha ribattuto Katz, "Israele si difende contro i vostri alleati barbari".