AGI - "La vita di Alain è in pericolo. Non ho paura di dire che rischia la morte dopo che gli sono state interrotte le terapie". La denuncia sullo stato di salute di uno delle star più note del cinema francese e mondiale, l'88enne Alain Delon, è l'ennesimo capitolo di una dolorosa vicenda che divide la sua famiglia.
A lanciarlo è stata la sua ex "dama di compagnia", Hiromi Rollin, legata al grande attore da una relazione sentimentale fino a quando, lo scorso luglio, non è stata allontanata e denunciata dai figli di Delon.
Intervenuta sull'emittente 'Rtl', la 78enne Rollin, che viveva con Delon nella proprietà di campagna a Douchy (Loiret), ha riferito che "l'ultima volta che l'ho sentito per telefono aveva la voce schiacciata, come se gli mancasse il respiro. Ho capito che i figli hanno interrotto il trattamento per curare la sua malattia, che avanza".
Le terapie sono effettivamente state interrotte lo scorso agosto per decisione dei suoi due figli maschi, Anthony e Alain-Fabien e, secondo alcune fonti, anche col consenso della sorella, Anouchka, che però è sempre stata in disaccordo con i fratelli.
La terzogenita ha ora confermato la versione di Rollin e nei giorni scorsi si è rivolta al legale di famiglia, Christophe Ayela, per chiedere un "controllo giudiziario" sul padre. Nel fascicolo, di cui ha preso visione il quotidiano 'Le Figarò, è stata inserita una "lettera allarmante" del medico svizzero di Delon, datata 8 gennaio, in merito all' "interruzione improvvisa di ogni trattamento medico vitale" e alla "mancanza di continuità delle cure in Francia".
Anthony e Alain-Fabien, sostiene l'avvocato Ayela, "corrono il rischio di causare la morte prematura del signor Alain Delon, interrompendo le cure e il monitoraggio medico, con vari pretesti e ragioni in nessun modo giustificati", e nonostante l'opposizione della sorella.
Il legale ha dunque chiesto "l'apertura urgente di una procedura di salvaguardia con la nomina di un rappresentante speciale" per tutelare l'attore, la cui 'missionè sarebbe quella di consentire al suo medico svizzero di visitarlo in Francia. "Tutti e tre, con il consenso di mio padre, abbiamo deciso di interrompere una cura che lo stava uccidendo", ha reagito il figlio maggiore dell'attore, Anthony, a 'Rtl'.
Poco prima, anche Alain-Fabien, il figlio più giovane che ha sporto denuncia contro la sorella Anouchka per "abuso di debolezza" sul padre, ha testimoniato dell'indebolimento dell'attore. "A volte è qui, a volte altrove, ci sono giorni il cui è presente, giorni no. Se ne accorge, e dimentica, rifugiandosi nei suoi pensieri. La maggior parte delle volte non sai davvero cosa gli passa per la testa", ha raccontato il figlio minore.
I due fratelli incolpano la sorella per non averli informati dei cattivi risultati ottenuti dal padre nei "cinque test cognitivi" eseguiti tra il 2019 e il 2022. La scorsa estate, al centro della battaglia giudiziaria c'era invece Hiromi Rollin, definita "dama di compagnia", denunciata dai tre figli di Alain Delon che rifiutavano la relazione sentimentale del padre con la donna, che avrebbe esercitato sul padre diverse forme di abusi. Ecco perchè ne hanno chiesto l'allontanamento della casa di famiglia nel Loiret, dove Delon ha sempre desiderato trascorrere la fine della sua vita.
Ma secondo la procura di Montargis, secondo cui non c'erano prove sufficienti per dimostrare le infrazioni contestate; archiviata anche la denuncia sporta dalla Rollin contro i tre figli dell'attore. Ora il legale della donna, Yassin Bouzrou, si è costituito parte civile per "denunce diffamatorie".
Delon, che non sarebbe più in grado di intendere e di volere, è però riuscito a denunciare il figlio Anthony dopo che questo, su 'Paris Match', aveva accusato la sorella di "manipolare il padre" per riportarlo in Svizzera, di cui è cittadino dal 1999, per evitare una tassa molto onerosa da pagare al suo decesso se dovesse invece morire in Francia.
La stessa Anouchka ha poi denunciato il fratello per minacce, diffamazione e molestie. Vittima di un grave ictus nel 2019, Alain Delon aveva confidato alla stampa d'Oltralpe la "sua paura di soffrire" e di "finire in un letto d'ospedale", dicendosi favorevole all'eutanasia.