AGI - Il procuratore generale di New York ha chiesto una multa per Donald Trump di 370 milioni di dollari per aver gonfiato il valore del suo impero immobiliare di miliardi di dollari, nel corso di un decennio, al fine di garantirsi prestiti favorevoli. La cifra è superiore a quella che lo stesso procuratore, Letizia James, aveva fatto inizialmente, ovvero 250 milioni di dollari.
La richiesta arriva al termine di un processo andata avanti per 44 giorni a Manhattan, a cui Trump ha spesso partecipato di persona e a cui sono stati chiamati, in qualità di testimoni, due dei figli di Trump e anche la figlia, Ivanka. La procura vuole anche impedire 'a vita' all'ex presidente di fare affari nel settore immobiliare nello Stato di New York; e vuole un divieto simile quinquennale per i suoi figli Donald Jr ed Eric.
L'11 gennaio, dopo le argomentazioni finali di entrambe le parti, il giudice Arthur Engoron dovrebbe emettere una sentenza scritta e specificare una possibile multa di un milione di dollari per Trump, i suoi due figli maggiori e due ex dirigenti, che già ha giudicato responsabili di frode.
La vicenda è solo una dei grattacapi giudiziari che Trump si trova ad affrontare, mentre sta facendo campagna elettorale per essere rieletto presidente nel novembre 2024. Trump, che è ampiamente favorito nella corsa per accaparrarsi la nomination repubblicana, deve anche cercare di ribaltare le decisioni in Colorado e Maine che lo hanno escluso dalle primarie presidenziali in quegli Stati. Il team legale dell'ex presidente si è rivolto alla Corte Suprema per ribaltare la sentenza del Colorado mentre ha fatto appello contro la decisione del Maine in un tribunale statale.