AGI - Ha trascorso 72 ore sotto le macerie, poi un cane annusa la sua presenza, fa capire ai soccorritori che c'è una persona viva sotto un cumulo di detriti e la fine di tante sofferenze e angoscia arriva. Una donna di 80 anni in Giappone è sopravvissuta al crollo della sua casa a Wajima, la città più colpita dal terremoto che ha sconvolto il Giappone il 3 gennaio scorso.
La ricerca dei dispersi non si è mai fermata. 92 le vittime, ma tra queste non c'è la donna che ha salvato Jennifer, il cane specializzato nella ricerca di dispersi nei disastri peggiori. Appartiene a una squadra di soccorsi di Osaka e ha scovato tante persone tra le macerie.
L'ultimo bilancio rilasciato dalle autorità regionali riferisce di 242 persone che ancora mancano all'appello. Ma la protezione civile locale non perde le speranze di trovare ancora vivo qualcuno. Il caso dell'ottantenne messa in salvo oggi ha riacceso le speranze. Si scaverà ancora, sia a Wajima, sia a Suzu, altro centro colpito duramente dalla scossa sismica