AGI - È morto il fotoreporter sudafricano nero Peter Magubane che per decenni documentò la violenza quotidiana del regime razzista dell'apartheid e le battaglie della società civile, tra cui l'insurrezione studentesca a Soweto nel 1976. "È morto oggi in pace, circondato dalla sua famiglia", ha annunciato l'organismo rappresentativo della stampa sudafricana, il Sanef, citando i familiari del defunto.
Il fotografo 91enne era anche un attivista per i suoi scatti iconici di potente denuncia, passato alla storia come il cronista del sistema segregazionista violento e ingiusto. Era un "fotografo coscienzioso e appassionato. Il suo lavoro era la sua priorità assoluta", ha commentato la figlia Fikile sul canale pubblico Sabc.
"Il Sudafrica ha perso un combattente della libertà, un narratore e un fotografo che non ha eguali. Peter Magubane ha documentato senza paura le ingiustizie dell'apartheid", ha scritto il ministro della Cultura, Zizi Kodwa. Dopo aver iniziato la sua carriera come autista per la rivista trendy "Drum", dedicata alla cultura urbana nera, partecipo' a un laboratorio fotografico prima di posizionarsi dietro l'obiettivo. Una delle sue foto più famose, risalente al 1956, scattata in un sobborgo di Johannesburg, mostra una bambina bianca su una panchina con la scritta "Solo per europei", mentre la sua tata nera era seduta da un'altra parte.
Magubane venne arrestato nel 1969 mentre fotografava dei manifestanti davanti a una prigione dove era rinchiusa l'attivista Winnie Mandela. Trascorse 586 giorni in isolamento in prigione e al suo rilascio fu condannato a cessare ogni attività fotografica per cinque anni. Nel 1971 fu nuovamente arrestato e imprigionato per molti mesi per aver disobbedito all'ordine.
Perseguitato dalla polizia, che contrastò il più possibile, coprì ampiamente la rivolta studentesca di Soweto del 1976, per la quale scattò alcune delle foto più suggestive che lo fecero conoscere in tutto il mondo. Quando l'icona anti-apartheid Nelson Mandela fu rilasciata dal carcere nel 1990, Magubane divenne il suo fotografo ufficiale fino alla sua elezione, quattro anni dopo, come primo presidente nero, all'avvento della democrazia nel Paese. Inoltre, Magubane ha pubblicato una quindicina di libri, molti dei quali sono stati censurati durante l'apartheid, il regime segregazionista che ha governato in Sudafrica dal 1948 all'inizio degli anni '90.