AGI - Un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut uccidendo sei persone, tra cui un il numero 2 di Hamas: il vice capo del cosiddetto Politburo dell'ala politica dell'organizzazione palestinese, Saleh al-Arouri. Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha denunciato come "un crimine" l'attacco israeliano. In un comunicato ha affermato che "questo nuovo crimine israeliano mira a trascinare il Libano in una nuova fase di confronto" con Israele. Gli scontri tra l'esercito israeliano e gli Hezbollah libanesi, alleati di Hamas, erano finora limitati alle zone di confine nel sud del Libano
L'Egitto ha congelato il suo ruolo di mediatore con le fazioni palestinesi per cercare una soluzione alla guerra nella Striscia di Gaza, dopo l'assassinio del numero due di Hamas. Lo riferiscono fonti palestinesi ed egiziane. Sempre secondo le fonti, anche i movimenti Hamas e Jihad islamica avrebbero informato il Cairo della sospensione dei negoziati con Israele per un cessate il fuoco. Finora l'Egitto non ha comunicato formalmente questo passo.
In Cisgiordania "sciopero generale" per uccisione al-Arouri
Negozi, scuole e istituzioni chiuse in Cisgiordania oggi dove i palestinesi hanno convocato uno sciopero generale per "piangere la morte di Saleh al-Arouri". Come riporta Al-Jazeera, i palestinesi "non hanno dubbi su chi abbia ucciso al-Arouri e che si sia trattato di un assassinio". Israele non ha rivendicato l'azione ufficialmente. Al-Arouri era originario della Cisgiordania e la gente, riporta Al-Jazeera, pensa che Israele lo abbia assassinato "per mostrare una vittoria al suo popolo mentre non può garantire una vittoria nella Striscia di Gaza". La casa di al-Arouri ad Arura era stata fatta saltare in aria dalle forze israeliane già a fine ottobre.
Tajani: fare il possibile per diminuire la tensione
"Bisogna fare di tutto per diminuire la tensione" in Medio Oriente e nel Mar Rosso e "ci auguriamo che il buon senso prevalga in tutti, a Teheran, come a Gerusalemme". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato da Rainews24.
Hezbollah: l'assassinio di Arouri non resterà impunito
Hezbollah, il gruppo libanese pro-iraniano alleato di Hamas, ha assicurato che l'"assassinio" di al-Arouri "non resterà impunito". "Il crimine dell'assassinio di Saleh al-Arouri nel cuore della periferia sud di Beirut è una grave aggressione contro il Libano e non resterà senza risposta o impunito", si legge in un comunicato di Hezbollah, che da tre mesi lancia ogni giorno attacchi contro Israele dal sud del Libano.
Haniyeh: Hamas non sarà mai sconfitto
Hamas "non sarà mai sconfitto", ha detto il leader del movimento palestinese, Ismail Haniyeh, dopo la morte del suo vice. "Un movimento i cui leader e i fondatori cadono come martiri per la dignità del nostro popolo e della nostra nazione non sarà mai sconfitto - ha dichiarato Haniyeh in un intervento televisivo - È la storia della resistenza e del movimento che, dopo l'assassinio dei suoi leader, diventa ancora più forte e determinata".
L'Iran: il terrorismo di Israele minaccia la sicurezza della regione
L'Iran è tornato a condannare quello che definisce il "martirio" in Libano del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, puntando il dito contro "la codarda operazione terroristica" del "regime sionista". "Per il martirio di al-Arouri e di alcuni dei suoi compagni porgo le mie condoglianze a Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas, ai membri del movimento di liberazione e all'eroica nazione della Palestina", ha scritto su X il ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amirabdollahian.
"Un'operazione terroristica così codarda", prosegue il messaggio, "dimostra che il regime sionista non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi, dopo settimane di crimini di guerra, genocidio e distruzione a Gaza e in Cisgiordania, nonostante il sostegno diretto della Casa Bianca". "L'attività malvagia della macchina terrorista di questo regime costituisce un serio allarme per la sicurezza di tutti i Paei della regione", avverte il capo della diplomazia iraniana.
Macron a Israele: evitare l'escalation soprattutto in Libano
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha invitato Israele a evitare un'escalation, "in particolare in Libano". Macron, che ha parlato al telefono con il ministro israeliano e membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, ha affermato che "è essenziale evitare qualsiasi atteggiamento di escalation, soprattutto in Libano" e che la Francia continuerà a trasmettere questi messaggi a tutti gli attori direttamente o indirettamente coinvolti nella zona".
Borrell: la pace può essere imposta solo dall'esterno
"Le due parti non riusciranno mai a raggiungere un accordo. La pace potrà essere raggiunta in modo duraturo solo se la comunità internazionale si impegnerà in modo drammatico nella sua realizzazione e imporrà una soluzione",o ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, durante un evento a Lisbona parlando della guerra tra Israele e Gaza. Il capo della diplomazia europea ha avvertito che se il conflitto non verrà risolto "presto", "l'intero Medio Oriente sara' avvolto dalle fiamme".