AGI - In Francia le nascite hanno toccato il livello più basso dalla fine della Seconda guerra mondiale, mentre la popolazione continua a crescere a un ritmo sempre più lento. È questo in estrema sintesi lo stato demografico francese contenuto nell'ultimo censimento pubblicato dall'Istituto nazionale di statistica (Insee), relativo ai dati acquisiti all'inizio del 2021.
In Francia vivono 67 milioni 408 mila persone, una popolazione in aumento di 203 mila unità rispetto alla penultima indagine demografica risalente al 2015, segnando una progressione media dello 0,3% l'anno. La crescita demografica a rilento viene attribuita dall'Insee a "un contributo inferiore al saldo demografico naturale in tutte le regioni, tranne in Guyana", causato soprattutto dal più basso livello delle nascite dalla fine del secondo dopoguerra.
Nel contempo è cresciuto il numero dei decessi "per l'arrivo in età avanzata di numerose generazioni del baby boom e, in misura minore, dell'epidemia di Covid-19", precisa la stessa fonte. Altro elemento saliente della demografia d'Oltralpe: la crescita della popolazione è superiore del 50% in ambiente urbano (+0,4%) rispetto al mondo rurale (+0,2%).
In Francia 45 milioni di persone vivono in città contro 22 milioni in zone rurali. Negli ultimi anni ben 23 dipartimenti, su un totale di 101, hanno perso popolazione mentre la crescita demografica maggiore è stata registrata in Guyana (+1,6%), Corsica (+1%) e Occitania (+0,7%). L'Ile-de-France rimane la regione più popolata, con più di 12 milioni di abitanti, davanti all'Auvergne-Rhone-Alpes e alla Nouvelle-Aquitaine.
Nei dipartimenti d'Oltremare solo la Guadalupa (-0,6%) e la Martinica (-0,9%) hanno visto la popolazione diminuire, per l'effetto di saldi migratori particolarmente negativi che comprendono movimenti di popolazione verso l'estero e altre regioni francesi.