(AGI) - Non è ancora ufficialmente un 'adieu', come quello di Parigi di quest'estate. Sono in molti, tuttavia, a ritenere che il giro di vite sui monopattini elettrici a nolo approvato Bruxelles e in vigore dal prossimo febbraio, sia il 'preludio' di un graduale ripensamento sull'utilità e la sicurezza di questo mezzo di trasporto 'condiviso' nelle metropoli molto trafficate.
Le nuove regole per sull'utilizzo degli scooter in co-sharing e sul numero di veicoli ammessi in città sono state confermate dalle autorità municipali giusto prima di Natale. Da febbraio 2024 il 'parco' di monopattini elettrici a nolo sarà tagliato di circa un terzo, entreranno in vigore anche regole più stringenti sui parcheggi tollerati solo nelle apposite zone preposte. Infine, solo due operatori - la belga Bolt e l'europea Dott di Lyme - potranno fornire allla Capitale dell'Ue scooter per la micromobilità pubblica.
Il dipartimento per la Mobilità di Bruxelles ha annunciato in particolare che il numero di e-scooter pubblici, disponibili a Bruxelles, sarà tagliato di circa un terzo: dagli oltre 20mial veicoli attuali a soli 8mila. Contemporaneamente, in risposta al problema (ben conosciuto anche in Italia) dell'abbandono disordinato dei monopattini a qualsiasi angolo di strada, Bruxelles aumenterà - da 1000 a 1500 - il numero di parcheggi esclusivamente assegnati ai veicoli per la mobilità condivisa.
Inoltre, il numero di parcheggi appositamente designati per questi veicoli di mobilità condivisa è destinato ad aumentare da 1.000 a 1.500 nel prossimo mese. Ma, a partire da febbraio 2024, sarà anche vietato lasciare uno scooter al termine di una corsa al di fuori di queste zone di sosta.
Si tratta di misure, sottolineano i media del Paese, in linea con la crescente tendenza delle grandi città europee a fare qualcosa per contrastare la proliferazione incontrollata dei veicoli di micromobilità condivisa, che - come del resto succede anche nelle città italiane - hanno progressivamente invaso i marciapiedi contendendo ai pedoni il limitato spazio urbano.
Parole che riportano alla mente il referendum consultivo sulla 'trotinette' indetto anno scorso a Parigi cui gli abitanti della Ville Lumiere risposero con una valanga di 'no' agli scooter giudicandoli, nel migliore dei casi, un 'fastidio' per i pedoni costretti a fare il dribbling sui marciapiedi o, peggio, una piaga per la sicurezza sulle strade visto il numero d'incedenti che provocavano.
In un comunicato volto a far "digerire" ai residenti le nuove regole, il dipartimento alla mobilità di Bruxelles ha reso noto che i cittadini di Bruxelles avranno a loro disposizione veicoli più sicuri e precisi, perché dotati a bordo di tecnologia di ultima generazione, mentre la flotta dei nuovi veicoli (non solo e-scooter, ma anche biciclette elettriche e ciclomotori) sarà al 100% a zero emissioni. Sarà inoltre adottata anche una tariffazione diversa, a seconda dei diversi target di pubblico", ha dichiarato Bruxelles Mobilità in un comunicato.
Ora che gli operatori autorizzati sono stati individuati, tutti gli altri devono trovare un modo per rimuovere il numero extra di veicoli che hanno sulle strade della capitale belga - da qui il periodo di grazia di sei settimane. Il dispositivo entrerà in vigore il 1° febbraio 2024 in 11 comuni di Bruxelles.