AGI - È stato un Natale insanguinato in diversi villaggi nello stato di Plateau, in Nigeria centrale: almeno 160 persone sono state uccise in attacchi da parte di gruppi armati tra sabato sera e lunedì. Plateau si trova sulla linea di demarcazione tra il Nord della Nigeria, a maggioranza musulmana, e il Sud a maggioranza cristiana, e da anni sopporta tensioni etniche e religiose. Ma non solo: è uno Stato in cui, a causa delle scarse risorse naturali disponibili, sono frequenti gli scontri tra comunità di agricoltori, in maggioranza cristiani, e pastori della popolazione Fulani, in maggioranza musulmani.
Una fonte ha raccontato al quotidiano locale The Nation, in modo anonimo, che la gente del posto sospetta che gli uomini armati fossero pastori, che abbiano invaso la comunità e aperto il fuoco sparando in maniera indiscriminata. Il presidente della Coalizione delle nazionalità etniche dei giovani di Plateau, Paul Dakete, ha sottolineato che gli omicidi hanno trasformato quella che avrebbe dovuto essere una celebrazione festosa, il Natale, in un periodo di lutto e ha esortato le autorità a porre fine a tali attacchi perché "la follia deve finire".
"Le ostilità iniziate sabato sono continuate lunedì mattina", ha raccontato Monday Kassah, presidente del consiglio governativo di Bokkos, una circoscrizione elettorale situata in una regione che comunque è afflitta da tensioni religiose ed etniche da diversi anni.
Gruppi armati, localmente descritti come "banditi", hanno attaccato "non meno di 20 villaggi" tra sabato sera e lunedì mattina, ha proseguito, sottolineando che "gli attacchi sono stati ben coordinati". Gli attacchi sono cominciati nel distretto di Bokkos per poi estendersi al vicino distretto di Barkin Ladi dove "sono stati trovati 30 morti", secondo Danjuma Dakil, il suo presidente.
Domenica, il governatore dello Stato di Plateau, Caleb Mutfwang, ha descritto l'azione armata come "barbara, brutale e ingiustificata". "Il governo adotterà misure proattive per frenare gli attacchi in corso contro cittadini innocenti", ha assicurato Gyang Bere, portavoce del governatore. Secondo una fonte locale, nel tardo pomeriggio di domenica si sarebbero sentiti ancora colpi di pistola.
Amnesty International ha reagito sul suo account X, denunciando che "le autorità nigeriane hanno sempre fallito nei loro tentativi di porre fine a questi frequenti attacchi nello stato di Plateau". Le popolazioni delle regioni nord-occidentali e centrali della Nigeria vivono nel terrore degli attacchi di gruppi jihadisti e bande criminali che saccheggiano villaggi e uccidono o rapiscono i loro abitanti.