AGI - A mali estremi, estremi rimedi. È la parola d'ordine del governatore del texas Greg Abbott, repubblicano di fede trumpista al suo secondo mandato e con un passato da procuratore generale navigato.
Abbott non è certo nuovo a intraprendere crociate contro quelli che ha sempre considerato mali assoluti: l'immigrazione clandestina, lo spaccio di droga per strada, la piccola criminalità. Oggi, tuttavia, ha portato a casa con soddisfazione un altro successo "politico" per lui cruciale: la firma di una controversa legge, approvata dall'assemblea texana, che di fatto criminalizza l’ingresso dei migranti nello stato, una prerogativa che è però riservata al governo federale.
La politica della 'Tolleranza zero' introdotta dalla nuova normativa, è - afferma Abbott via social - la risposta concreta all'inazione del presidente Biden su questo fronte. E così oggi, a Brownsville (cittadina sulla frontiera) davanti a una sezione del muro costruito al confine col Messico su iniziativa dell'ex Presidente Trump, è stato 'simbolicamente' allestito il tavolo dellegrandi occasioni per la firma ufficiale del provvedimento di fronte la stampa e i residenti del posto.
"In assenza di Biden - ha affermato polemicamente Abbott - il nostro stato continua ad anadare avanti" e ad attrezzarsi contro il crimine. La legge, infatti, introduce ufficialmente il reato d'ingresso illegale nel Texas da un Paese straniero e "prevede pene fino a vent’anni di prigione in caso di recidiva”, ha affermato Abbott.
Nonostante l'evidente conflitto di attribuzione con l'autorità federale, la legge in questione conferisce alla polizia il diritto di arrestare i migranti fermati illegalmente al confine e concede ai giudici locali l’autorità di rimpatriarli o allontanarli in altre strutture. Il 'Lone Star State' ritiene di poter portare avanti comunque le sue istanze contando su una Corte Suprema a maggioranza conservatrice, ma anche sul fatto che proprio sul tema dell'immigrazione clandestina si sta giocando buona parte della campagna elettorale.
Biden non sta facendo nulla “per fermare l’immigrazione illegale”, ha ribadito Abbott durante la cerimonia per la firma del provvedimento. D'altra parte però la nuova legge, nota con l’acronimo Sb4, sta già seminando timori nella grande comunità ispanica texana (circa il 40% degli abitanti dello stato). Numerose organizzazione per la protezioni dei diritti, guidate dalla potente l’American Civil Liberties Union (Aclu) hanno già annunciato che non intendendo chiudere gli occhi di fronte a un legge che porterà a una vera e propria 'profilazione razziale dei Latinos'.