AGI - Due autentici 'serial killer' di volatili, incluso rari esemplari di aquile calve e aquile reali, tra gli animali più amati e protetti degli Stati Uniti. Simon Paul e Travis John Branson, due cacciatori del Montana (Usa), sono stati incriminati per l'uccisione di 3.600 esemplari di cui avrebbero venduto al mercato nero il pregiato piumaggio.
Sono stati accusati di associazione a delinquere, traffico illecito e violazione del Bald and Golden Eagle Protection Act, la legge federale che protegge le due specie una di queste, la Bald Eagle, emblema nazionale degli Stati Uniti dal 1782. L'atto d'accusa, diffuso pubblicamente mercoledì, sostiene che abbiano ucciso i volatili nella riserva indiana di Flathead, nel Montana occidentale, ma anche altrove.
Branson, 48 anni, si vantava in alcuni messaggi di "essere un criminale" e di aver venduto gli uccelli e le loro piume per "somme significative di denaro". L'altro autore della 'strage', Paul, 42 anni, è originario di una città del Montana vicino alla riserva di Flathead. La coppia, secondo l'accusa, era arrivata a usare una carcassa di cervo come esca per attirare gli uccelli prima di sparargli. Un gran giurì federale aveva formulato l'accusa già la scorsa settimana contestando ai due anche la violazione Lacey Act, che vieta il traffico di animali selvatici.
Simon Paul e Travis John Branson rischiano fino a 11 anni di carcere e multe di 275mila dollari ciascuno se saranno condannati per tutti i capi d'imputazione. Il loro crimine ha destato grande eco in tutti gli States proprio perché i Padri fondatori avevano scelto l'aquila calva come simbolo dei neonati Stati Uniti, per la sua bellezza selvaggia e il fiero spirito d’indipendenza. Questa specie, infatti, è anche raffigurata sulla valuta e sullo stemma nazionale.
Fino alla metà del XX secolo, in molte località statunitensi, le due specie erano considerate a rischio di estinzione: il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti, nel 1963, aveva individuato solo 417 coppie nidificanti di aquile calve. I grandi sforzi compiuti per la loro conservazione, tuttavia, hanno portato in tempi più recenti a un forte ritorno delle aquile che oggi, Oltreoceano, non sono più così seriamente in pericolo.