AGI - Volodymyr Zelensky è a Oslo per incontrare i leader di cinque Paesi nordici, tra i principali donatori dell'Ucraina nella guerra contro la Russia.. Lo ha reso noto il governo norvegese. Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store ha dato al presidente ucraino "un caloroso benvenuto" e ha aggiunto che il suo Paese "continuerà a sostenere la difesa dell'Ucraina". Zelensky dovrebbe avere prima un bilaterale con Store e poi un incontro allargato ai leader di Danimarca, Finlandia, Islanda e Svezia.
Dopo una visita in Argentina, dove domenica ha partecipato all'insediamento del presidente libertario Javier Milei, Zelensky si è recato negli Stati Uniti per chiedere maggiori aiuti militari. Il leader di Kiev lasciato Washington senza riuscire a convincere un Congresso diviso ad approvare un nuovo pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari, dicendo solo di aver ricevuto segnali "positivi".
La visita a sorpresa di Zelensky a Oslo avrà lo scopo di consolidare il sostegno dei paesi nordici, che sono stati i principali donatori dall’inizio della guerra nel febbraio 2022. All’inizio di quest’anno la Norvegia ha annunciato un pacchetto di aiuti civili e militari da 6,8 miliardi di euro (7,3 miliardi di dollari) all’Ucraina nel periodo 2023-2027.
Il paese scandinavo e la vicina Danimarca hanno fornito all’Ucraina carri armati, armi e munizioni e si sono impegnati a donare caccia F-16 all’esercito ucraino. La Svezia sta valutando la possibilità di donare aerei da combattimento Gripen.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, parlando martedì dopo i colloqui con Zelenskyj, ha avvertito che il presidente russo Vladimir Putin punta sull’abbandono dell’Ucraina da parte degli Stati Uniti. "Dobbiamo, dobbiamo, dobbiamo dimostrargli che ha torto", ha detto Biden, sottolineando che lasciare perdere l’Ucraina incoraggerebbe Putin “e i potenziali aggressori ovunque”.
Biden ha dichiarato di aver approvato ulteriori 200 milioni di dollari in aiuti militari statunitensi per far fronte all’Ucraina nelle prossime settimane, con la Casa Bianca che avverte che i fondi potrebbero esaurirsi entro la fine dell’anno senza un accordo al Congresso.
I repubblicani statunitensi insistono tuttavia sul fatto che il rinnovo degli aiuti all’Ucraina dipenderà dal fatto che i democratici accettino prima le misure sulla sicurezza del confine tra Stati Uniti e Messico e la riforma dell’immigrazione – una delle questioni più complesse nella politica statunitense. Mosca nel frattempo ha rivendicato nuovi progressi sul campo di battaglia e ha previsto martedì che qualsiasi nuovo aiuto a Kiev sarebbe stato un “fiasco”.