AGI - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avvertito Israele che rischia di perdere il sostegno globale alla sua guerra contro Hamas con i bombardamenti "indiscriminati" a Gaza, mentre l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato a stragrande maggioranza per un cessate il fuoco.
Hamas ha lanciato un attacco senza precedenti contro Israele il 7 ottobre, uccidendo circa 1.200 persone, per lo più civili, e prendendo circa 240 ostaggi. Per ritorsione, Israele ha lanciato un'offensiva a Gaza che, secondo il ministero della sanità guidato da Hamas, ha ucciso almeno 18.400 persone, soprattutto donne e bambini. Nel corso di una tregua di sette giorni, scaduta il 1 dicembre, Hamas ha rilasciato 105 ostaggi tra cui 80 israeliani, in cambio di 240 prigionieri palestinesi detenuti da Israele.
L'amministrazione Biden ha aumentato la pressione su Tel Aviv perché riapra il valico di Kerem Shalom in modo che possa entrare a Gaza una maggiore quantità di aiuti. L'avvio di ispezioni sui camion di aiuti al valico tra la Striscia e lo Stato ebraico non sono sufficienti, ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca al Times of Israel.
"Abbiamo avanzato questa richiesta ormai da tempo", ha dichiarato, ricordando la telefonata tra Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu nei giorni scorsi. "La risposta del governo israeliano è stata che possono rafforzare la capacità di Rafah... Ma noi siamo giunti alla conclusione che non è cosi'", ha aggiunto, mettendo l'accento sull'"urgenza" espressa da Washington. "Speriamo presto in una risposta da parte del governo israeliano", ha concluso il portavoce.
"Tel Aviv non vuole una soluzione a due Stati"
Biden ha inoltre affermato che, a differenza di Washington, il governo israeliano "non vuole una soluzione a due Stati" con i palestinesi. "È il governo più conservatore nella storia di Israele", ha detto ancora il Presidente degli Stati Uniti, chiamando il primo ministro Benjamin Netanyahu a "rafforzare e cambiare" l'esecutivo israeliano.
Biden ha aggiunto: "Netanyahu è un buon amico, ma penso che debba cambiare. Questo governo in Israele gli sta rendendo molto difficile muoversi. Questo è il governo più conservatore nella storia di Israele. Ho conosciuto ogni singolo capo di Stato in Israele dai tempi di Golda Meir. E li ho conosciuti perché ho passato del tempo con loro molte volte. Questo è un gruppo diverso. Ben-Gvir e la sua compagnia, le persone nuove, loro non vogliono nulla che si avvicini lontanamente a una soluzione a due stati. Non vogliono solo punire Hamas, ma tutti i palestinesi. Non vogliono una soluzione a due Stati. Non vogliono avere nulla a che fare con i palestinesi".