AGI - "Essere un mostro sacro del cinema francese lo ha autorizzato a diventare un mostro tout court": parole forti quelle pronunciate dall'attrice Anouk Grinberg, che ha condiviso diversi set con Gérard Depardieu, nuovamente accusato di aggressione sessuale. Nel suo 'J'accuse', rilanciato oggi dall'emittente France Inter, Grinberg denuncia "un certo compiacimento dell'industria cinematografica nei confronti dell'attore" e argomenta che "il corporativismo di questa professione non dovrebbe impedire che la verità emerga".
In quello che suona a tutti gli effetti come un mea culpa, la nota attrice riconosce di aver lei stessa riso sul set con Depardieu e con altri, diventando "complice" e "vittime collaterale" del mostro, non più sacro ormai, del cinema francese. Un mea culpa che, per Grinberg, riguarda l'intero mondo del cinema, per la "sua indifferenza incomprensibile e assordante" sui suoi comportamenti. Anouk Grinberg è l'ex compagna dell'attore Bertrand Blier, amico stretto di Depardieu, che lei stessa conosce da 30 anni.
A uscire dal silenzio è stato anche il regista Fabien Onteniente, che ha diretto Depardieu sul set del suo film 'Disco', nel 2007, durante il quale si sarebbe reso colpevole di aggressione sessuale ai danni dell'attrice Hélène Darras, che pochi giorni fa ha sporto formale denuncia a carico dell'attore.
Le voci critiche su Depardieu sono state raccolte in un programma di France 2, "Complemento d'inchiesta" ("Complément d'enquete") non a caso intitolato "la chute de l'ogre" (la caduta dell'orco) andato in onda qualche giorno fa. Un approfondimento che ha fatto molto scalpore Oltralpe, nel corso del quale sono state anche riferite le parole sessiste pronunciate in diverse occasioni dall'attore, oltre agli apprezzamenti osceni riservati a una bambina, in Nord Corea, come rivelato da un nuovo video shock.
Il regista Fabien Onteniente ha assicurato che non girerà piu' alcun film con Depardieu. "Non e' nei miei valori, non e' possibile chiudere un occhio davanti a questo tipo di comportamenti inaccettabili", ha detto lo stesso regista, denunciando ugualmente una forma di silenzio sulla violenza sessuale che sopravvive (a dispetto del movimento #MeToo) nel cinema francese, "forse perché avviene tra di loro, e c'è molto diniego".
Infine Grinberg, 60 anni, ha riconosciuto che "tutti quelli che hanno lavorato con Depardieu nel cinema sanno che attacca le donne, verbalmente o fisicamente". La prima ad aver sporto denuncia per due stupri, nel 2018, e' stata l'attrice Charlotte Arnould.
Dopo essere stato incriminato per stupro e violenza sessuale, nei giorni scorsi Depardieu è stato denunciato una seconda volta per violenza sessuale da parte dell'attrice Hélène Darras. Inoltre, 13 donne lo hanno accusato di violenza sessuale lo scorso aprile, nelle colonne di Médiapart. L'attore nell'occhio del ciclone e in netto calo di popolarità ha cercato di difendersi personalmente dalle accuse mosse contro di lui in una lettera aperta, pubblicata lo scorso ottobre su Le Figaro.
"Mai e poi mai ho abusato di una donna. Fare del male a una donna sarebbe come prendere a calci mia madre nel grembo materno", ha scritto Depardieu, 74 anni, sempre piu' al centro di una bufera mediatica. Oltralpe sono in pochi oramai a credergli. Tanto che oramai sui social in Francia si rincorrono nuovi (e non certo lusinghieri) nomignoli per l'ex Cirano del cinema (Depar - Dieu ou Démon?) oramai inesorabilmente avviato sul viale del tramonto.