AGI - I figli dell'attivista iraniana per i diritti umani e premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi, detenuta a Teheran dal 2021, hanno detto di essere "estremamente preoccupati" per la sua salute dopo che ha intrapreso uno sciopero della fame nel carcere di Evin.
Mohammadi, che ha condotto una campagna contro l'obbligo di indossare l'hijab e la pena di morte in Iran, ha smesso di mangiare in concomitanza con la cerimonia del premio Nobel per a Pace a Oslo, dove era rappresentata dai suoi gemelli di 17 anni, Ali e Kiana. Non si sa se il suo sciopero della fame continuerà o se è durato solo una giornata.
"Come figli, siamo ovviamente estremamente preoccupati", ha detto Ali in una conferenza stampa che ha seguito un incontro con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store. "Forse è in ospedale in questo momento", ha aggiunto sua sorella Kiana. Mohammadi soffre di problemi cardiaci e polmonari.
I gemelli non vedono la madre da quando hanno lasciato l'Iran per vivere in esilio in Francia nel 2015, e non possono parlarle da circa 21 mesi. Arrestata 13 volte, condannato cinque volte a un totale di 31 anni di prigione e 154 frustate, Mohammadi ha trascorso gran parte degli ultimi due decenni dentro e fuori dal carcere.