AGI - Thomas Randele stava per morire di cancro ai polmoni, quando chiamò la figlia e le rivelò un segreto: non si chiamava Thomas e neanche Randele, ma Theodore Conrad, ed era un fuggiasco da più di cinquant'anni, dopo un colpo commesso nella banca in cui lavora.
La storia di uno dei più grandi segreti conservati da un fuggiasco è stata raccontata dalla Cnn. Era il marzo del 2021 e Randele, 71 anni, decise di rivelare la sua storia, prima di andarsene per sempre.
Chiamò la figlia Ashley e le disse: "devo raccontarti una storia". Le raccontò che più di cinquant'anni prima, quando aveva vent'anni, aveva rapinato una banca in Ohio. Il bottino era stato di 215 mila dollari, e lui era stato in grado di far perdere le tracce. L'uomo chiese alla figlia di non cercare notizie sulla sua storia, ma come poteva fare una richiesta del genere al tempo di internet?
"Mi ritrovai sola nella camera in cui ero cresciuta da bambina - ha raccontato Ashley alla Cnn - e andai su Google, scrivendo 'scomparsa di Ted Conrad'. Beh, vidi le foto: quello era mio padre. C'erano centinaia e centinaia di articoli su di lui".
A ogni clic la storia di Ted Conrad era emersa dalle tenebre. A Lynnfield, Massachusetts, Randele era un mite venditore di auto e un giocatore di golf che adorava la moglie e la figlia. Andava alle partite di calcio di Ashley, indossando pantaloni khaki e guidando auto veloci. Aveva fatto anche donazioni alla polizia, un gesto non privo di ironia.
Ma il vero Randele era stato in un'altra vita Ted Conrad, un rapinatore di banca che aveva messo a segno uno dei colpi più clamorosi dell'epoca: quei 215 mila dollari portati via l'11 luglio del 1969 dalla Society National Bank di Cleveland equivalevano a un milione e 700 mila dollari di adesso. Conrad era un impiegato della banca.
Quel giorno, un venerdì, vigilia del suo compleanno, il cassiere si era comprato una bottiglia di whisky e un pacchetto di sigarette. Alla fine della giornata lavorativa, era andato nel caveau della banca e aveva riempito una borsa con 215 mila dollari. Poi era andato via, salutando per sempre la sua vecchia vita. Nove giorni dopo l'America avrebbe seguito una impresa molto piiù importante della sua: lo sbarco sulla Luna di Neil Armstrong e Buzz Aldrin.
Conrad era un appassionato di cinema, ed era ossessionato per un film dell'epoca, "Il caso Thomas Crown", del '68, con Steve McQueen nei panni di un dipendente di banca che decide di compiere un colpo nel suo posto di lavoro. Il nome della sua nuova vita, Thomas, era stato un omaggio a colui che lo aveva ispirato.
Scappato con il bottino, tempo dopo Conrad aveva spedito una lettera alla sua fidanzata di allora, dicendo che l'amava molto e che sentiva la sua mancanza. Il caso passò dalle prime pagine dei giornali locali alle ultime e poi evaporò con il passare dei mesi.
Nel frattempo Thomas Randele si era rifatto una nuova vita, e qualche anno dopo aveva conosciuto la donna che sarebbe diventata sua moglie. Poi sarebbe nata Ashley, trentotto anni fa. La moglie, in realtà, era a conoscenza del segreto ma aveva deciso di non rivelarlo fino a quando il marito sarebbe rimasto in vita, per evitargli di passare gli ultimi mesi in carcere.
A 71 anni, malato terminale di cancro, Thomas aveva pochi mesi di vita. Dopo la confessione alla figlia, Ashley e la madre strinsero un patto: avrebbero mantenuto il segreto per un anno, dopo la morte di Tom, e poi avrebbero raccontato tutto alla polizia. Ma i federali avevano preceduto tutti.
Forse avevano avuto una soffiata, forse era stato lo stesso Conrad. Nel novembre del 2021 si erano presentati a casa dei Randele, ma avevano rassicurato che non avrebbero incriminato Thomas. Morto di cancro nel maggio dell'anno scorso, un anonimo mandò una nota a un giornalista di Ohio, dicendo che l'uomo deceduto in Massachusetts era probabilmente lo stesso del colpo compiuto più di mezzo secolo prima in Ohio.