AGI- Le forze ucraine "quest'anno stanno continuando a infliggere sconfitte pesanti alla Russia. L'Ucraina ha riconquistato il 50% del territorio che la Russia aveva preso. Ha prevalso come nazione sovrana indipendente: questa è una grande vittoria per l'Ucraina. Nel frattempo la Russia è debole economicamente, politicamente e militarmente". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa, alla vigilia della riunione dei ministri degli Esteri, a Bruxelles, domani e mercoledì'.
"La prima linea non si è mossa molto - ha aggiunto Stoltenberg - e, naturalmente, vorremmo che liberassero più territorio possibile e il più rapidamente possibile. Ma anche se la prima linea non si è mossa, gli ucraini sono stati in grado di infliggere perdite pesanti agli invasori russi, sia in termini di personale e di vittime, ma anche di eliminazione delle capacità di combattimento. Si tratta quindi di risultati significativi". Il numero uno dell'Alleanza ha tenuto anche a rammentare che "molti esperti, noi compresi, temevano che l'Ucraina sarebbe collassata in settimane, e ora invece registrano grandi conquiste".
In merito alla tenuta delle truppe, "siamo impressionati dal coraggio, dalla competenza delle forze ucraine e anche dalla loro capacità di colpire dietro le linee russe, andando in profondità nel territorio controllato dai russi. I risultati militari possono essere in parte misurati in metri quadrati, ma anche nelle perdite che sei in grado di infliggere al tuo avversario", ha precisato Stoltenberg. "Quello che vediamo è che ci sono combattimenti intensi, una situazione estremamente difficile lungo la linea del fronte, specialmente nella parte orientale, vediamo un alto numero di vittime", ha aggiunto.
Nel corso della conferenza stampa, il segretario generale ha sottolineato che l'Ucraina dovrà entrare a pieno titolo nell'Alleanza ribadendo che "gli alleati concordano" su questo. La Nato di conseguenza riaffermerà, durante la prossima ministeriale di Bruxelles il suo sostegno a Kiev nel lungo periodo, ovvero durante tutto il percorso di riforme che questo Paese dovrà affrontare per poter accedere nella Nato.