AGI - Per la prima volta dal 7 ottobre si è parlato di gioia. In Israele e a Gaza. Gioia per gli ostaggi liberati da Hamas e per i prigionieri palestinesi rilasciati da Israele. Ma si tratta di una gioia precaria e temporanea, come la tregua di quattro giorni che ha permesso di siglare l'intesa e che offre un minimo di sollievo agli abitanti di Gaza, finora assediati e sottoposti a incessanti bombardamenti.
Sono al momento 24 gli ostaggi liberati (13 israeliani, dieci thailandesi e un filippino) che Hamas ha consegnato al Comitato internazionale della Croce Rossa a Gaza e che sono stati riportati in Israele attraverso l'Egitto. In cambio Israele ha rilasciato 39 donne e bambini palestinesi detenuti. Tra gli ostaggi restituiti alle loro famiglie da Hamas vi sono quattro bambini, di cui uno di due anni, e sei donne anziane.
"Le loro condizioni fisiche sono buone e sono attualmente sottoposti ad una valutazione medica e psicologica", ha detto il direttore dello Schneider Children's Medical Center, Efrat Bron-Harlev, che li ha accolti. A Tel Aviv, sulla facciata del Museo d'Arte sono stati proiettati i volti sorridenti degli ostaggi liberati, con la scritta: "Sono tornato a casa".
Majed al Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, il paese che sta mediando l'accordo tra il gruppo islamista Hamas e Israele, ha detto che dopo "un ritardo" il secondo scambio di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi avrà luogo oggi. Ha annunciato il rilascio di 13 ostaggi israeliani, più sette stranieri, e la liberazione di 39 prigionieri palestinesi.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che considera il rilascio degli ostaggi un prerequisito per qualsiasi cessate il fuoco, si è detto determinato a "riportarli tutti indietro" in Israele.
L'esercito stima che siano 240 le persone rapite da Hamas il 7 ottobre. L'accordo - ottenuto grazie alla mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti - prevede una tregua rinnovabile di quattro giorni tra Israele e Hamas, durante la quale dovranno essere rilasciati 50 ostaggi detenuti a Gaza, nonchè 150 palestinesi detenuti in Israele. In seguito alla liberazione dei primi 39, si sono registrate scene di giubilo nella Cisgiordania occupata. I palestinesi liberati sono stati accolti da eroi nei campi di Beitunia e Nablus.