AGI - Bisogna consultare gli archivi storici della biblioteca cittadina per recuperare un'immagine dell'ultimo sindaco repubblicano che ha guidato Charleston, capitale della Carolina del Sud. Eppure, non si tratta di un villaggio remoto d'America ma del centro urbano più popoloso (oltre 150mila abitanti) di uno Stato che si affaccia sull'oceano Atlantico, ben conosciuto per ragioni storiche e turistiche.
L'esito del ballottaggio tra i due candidati sindaci - il democratico uscente John Tecklenburg e lo sfidante repubblicano, William Cogswell, già deputato del Grand Old Party - è incredibilmente riuscito a rimbalzare sui media di tutto il mondo: per la prima volta dal 1877, stando ai documenti storici della città, Charleston ha infatti scelto di farsi guidare da un leader repubblicano.
"Possiamo dire con certezza che sarò il prossimo sindaco", ha dichiarato un incredulo Cogswell all'arrivo di risultati finali che gli davano 569 in più rispetto l'avversario e dicendosi anche "pronto" a dare una guida nuova, "più pragmatica", ai cittadini.
I repubblicani, tra questi il presidente del Gop statale, Drew McKissick, e il deputato alla Camera dei Rappresentanti, Russell Fry, hanno festeggiato la storica vittoria con messaggi e dichiarazioni sui social che sono stati condivisi in tutti gli Usa, dove la campagna per le prossime presidenziali è lanciata da mesi e i sondaggi, nonostante le buone performance economiche degli Usa, stanno 'premiando' l'ex presidente Donald Trump, in corsa per i repubblicani piuttosto che il presidente in carica, il democratico Joe Biden.
La prima vittoria dal secondo dopoguerra del partito Repubblicano suona infatti, Oltreoceano, come la conferma del 'momentum' che il Gop sta vivendo. A noi europei resta soprattutto la sorpresa della scoperta: Charleston resterà nella memoria non solo per esser stata teatro di storiche battaglie nella guerra di secessione e per i suoi quartieri pittoreschi presi d'assalto dai turisti, ma per aver non aver sperimentato l'alternanza politica per oltre un secolo.