AGI - Mercoledì cruciale appuntamento con le urne nei Paesi Bassi con le elezioni legislative il cui esito appare incerto, destinate a segnare l'uscita di scena del premier Mark Rutte, in carica da 13 anni, mentre l'estrema destra sta guadagnando sempre più consensi.
Le ultime ore di campagna elettorale sono molto combattute sia nei ranghi dei partiti di sinistra, che sollecitano gli aventi diritto a votare tatticamente compatti per frenare l'avanzata del Partito per la Libertà (Pvv, estrema destra) di Geert Wilders.
A far temere la crescita rapida del Pvv è l'esito di un sondaggio diffuso durante il fine settimana, che indica un suo testa a testa in 26 dei 150 seggi con il Partito popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd, centrodestra al potere) del premier uscente Rutte. L'aumento dei consensi dell'estrema destra attribuito a una performance particolarmente aggressiva di Wilders durante un dibattito televisivo. Il suo manifesto elettorale promette lo "stop" all'asilo dei migranti e il divieto di "scuole islamiche, corano e moschee".
Di fronte, la più seria contendente è Dilan Yeilgoz-Zegerius - che potrebbe diventare la prima donna a capo di un governo olandese - la nuova leader del Partito popolare per la Libertà e la Democrazia, succeduta a Rutte, 46 anni, ex rifugiata di origine turco-curda. Un altro candidato di punta è Pieter Omtzigt, con il suo partito Nuovo Contratto Sociale, fondato lo scorso agosto, che ha ripetutamente affermato che non avrebbe governato con il Pvv, considerato "anticostituzionale".
Una settimana fa ha dichiarato che preferirebbe guidare la sua fazione in Parlamento piuttosto che diventare primo ministro, mentre ieri invece si è detto "pronto" nel caso in cui il suo partito vincesse il maggior numero di seggi. Il 49enne poliglotta Omtzigt ha proposto di formare un gabinetto di specialisti in materia ministeriale. Tra gli analisti c'è chi ricorda - per rassicurare - che alle ultime elezioni il sondaggista Maurice de Hond aveva sovrastimato di cinque seggi la quota di Wilders.
Secondo Sjoerd van Heck, di Ipsos, se Wilders è cresciuto in tutti gli ultimi sondaggi, compreso il proprio, "è probabile che si verifichi un effetto di rally degli elettori di sinistra che cercano di bloccare un governo guidato dal Pvv". I leader di sinistra si sono affrettati ad avvertire gli elettori progressisti di votare strategicamente per i partiti di centro.
"È chiaro che la signora Yeilgoz ha aperto la porta a Wilders nel governo. Ciò significherebbe che qualcuno partecipa alla gestione del Paese e considera un milione di olandesi (musulmani) come cittadini di seconda classe", ha dichiarato Frans Timmermans, il peso massimo europeo che sta guidando una nuova coalizione tra laburisti e sinistra verde. Anche il nuovo capo dei democratici liberali D66, Rob Jetten, ha affermato che esiste un "grande rischio" di un governo di estrema destra.
"Il Vvd, sapendo benissimo cosa stava facendo, ha lasciato cadere il governo (a luglio), quando avrebbe potuto condurre l'esecutivo su un percorso migliore, poi Yeilgoz ha spalancato la porta a Wilders, creando questa dinamica", ha detto Jetten all'emittente 'Nos'. Un potenziale partner chiave della coalizione, il Farmer-Citizen Movement, ha suggerito che il Pvv potrebbe essere un partner silenzioso a sostegno di un governo di minoranza, sebbene questo accordo si sia concluso in modo disastroso per la precedente amministrazione Rutte. Da quando la nuova leader del partito di Rutte, Yeilgoz-Zegerius, ha dichiarato all'inizio della campagna che non avrebbe escluso, come Rutte, il Pvv dai negoziati di coalizione, Wilders ha assunto a tratti un tono più mite.
In un'intervista al programma di attualità Nieuwsuur, ha promesso concessioni su politiche anti-islamiche, ma non si è mai scusato per aver chiesto "meno marocchini" in un discorso del 2014 per il quale ha precedenti penali. Alla fine ieri Yeilgoz-Zegerius, ex rifugiata di origine turco-curda che si batte per ulteriori controlli sull'immigrazione, ha preso le distanze dai punti di vista estremisti.
"Mi rifiuto di escludere un singolo elettore, ma il Pvv ha politiche come quella di volere che i Paesi Bassi lascino l'Europa, vuole una Nexit, ignora i problemi climatici, che distruggerebbero completamente questo Paese", ha dichiarato ieri la leader di centrodestra all'emittente Wnl. A ogni modo, dopo una serie di scandali che hanno travolto diversi esponenti politici, gli elettori andranno alle urne in un clima di sfiducia, motivo per cui sono tanti gli indecisi - tra il 15 e il 30% - pertanto il risultato è difficile da prevedere, anche per il sistema di voto proporzionale e la frammentazione delle forze.