AGI - A mali estremi, estremi rimedi: per risolvere il problema ricorrente dell'inquinamento record a New Delhi, il governo intende ricorrere alla pioggia artificiale che, secondo pareri concordanti, potrebbe abbassare la tossicità dell'aria.
La capitale indiana si colloca regolarmente tra le principali città più inquinate del pianeta, con un mix di emissioni di fabbriche e veicoli esacerbate dalle attività agricole stagionali e dagli incendi. Nelle ultime due settimane, l'indice di qualità dell'aria a New Delhi ha costantemente superato la soglia di 450, quasi dieci volte il limite accettabile, e accade sempre più spesso. Un vero rompicapo per le autorità alla ricerca disperata di una soluzione.
Il piano reso noto dal ministro dell'Ambiente prevede l'inseminazione delle nuvole, una tecnica per produrre pioggia, che consentirebbe di ridurre i livelli di inquinamento. La realizzazione del piano dipenderà dall'ottenimento dell'approvazione della Corte Suprema indiana e possibilmente di un certo numero di ministeri federali. In caso di pareri favorevoli, il programma in questione potrebbe essere implementato entro la fine del mese, a seconda delle condizioni meteorologiche.
Non è la prima volta che la pratica del cloud seeding viene suggerita come possibile soluzione all'inquinamento atmosferico a Delhi, ma alcuni esperti sostengono che si tratta di un esercizio complicato e costoso, la cui efficacia non è completamente dimostrata. Secondo loro, sono necessarie ulteriori ricerche per comprenderne l'impatto ambientale a lungo termine. Il cloud seeding è una tecnica che accelera la condensazione dell'umidità nelle nuvole per creare la pioggia. Viene fatto spruzzando particelle di sale - come ioduro o cloruro d'argento - sulle nuvole utilizzando aerei o dispositivi di dispersione a terra. I granuli di sale agiscono come particelle nucleanti del ghiaccio, che consentono la formazione di cristalli di ghiaccio nelle nuvole. L'umidità nelle nuvole si attacca quindi a questi cristalli di ghiaccio e si condensa in pioggia, ma il processo non sempre funziona.
Il piano in questione è stato presentato dai ricercatori dell'Indian Institute of Technology (IIT) Kanpur, una delle migliori università di ingegneria. La pioggia naturale, invece, sembra funzionare: nei giorni scorsi, dopo un breve periodo di precipitazioni, nel fine settimana l'inquinamento è effettivamente diminuito, ma già ieri la qualità dell'aria è diventata nuovamente pericolosa, proprio quando la popolazione ha fatto esplodere petardi per celebrare la festa della luce, Diwali.
Il mese scorso, in diverse occasioni una pistola anti-smog ha spruzzato acqua sulle strade per depositare le particelle di polvere, in un tentativo di contrastare l'aumento dei livelli di inquinamento. L'inquinamento è un problema costante a Delhi a causa di una serie di fattori tra cui le elevate emissioni veicolari e industriali e la polvere. Ma l'aria della città diventa particolarmente tossica in inverno, poiché gli agricoltori degli stati vicini bruciano i resti dei raccolti e la bassa velocità del vento porta a una maggiore concentrazione di sostanze inquinanti.
Il governo di Delhi ha annunciato l'anticipazione delle vacanze invernali scolastiche, vietato l'attività edilizia e quando è necessario chiude le scuole e vieta i giochi negli spazi pubblici. Ora spera che la Corte Suprema, che sta esaminando le petizioni relative all'aria tossica, dia il via libera all'inseminazione delle nuvole.