AGI - Secondo gli esperti è 'solo una questione di tempo' e l'Islanda sarà alle prese con la più grande eruzione di tutti i tempi, la peggior eruzione vulcanica da oltre mezzo secolo. Mentre i satelliti radar della costellazione Cosmo-SkyMed, sviluppato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in cooperazione con il ministero della Difesa, aiutano a monitorare i movimenti sismici nella regione sud-ovest dell'isola nordica, la protezione civile è impegnata in una corsa contro il tempo per mettere in salvo persone, animali e beni personali.
L'eruzione potrebbe essere devastante in particolare per la città costiera di Grindavik, a sud della Capitale Reykjavik, già evacuata venerdì scorso dopo che in alcune strade - all'interno e nei dintorni della città - si sono aperte crepe profonde, cosa che ha indotto gli studiosi del South Iceland Volcanology and Natural Hazards Group a ritenere che il magma fosse già penetrato sotto la città.
L'Agenzia Spaziale Italiana in coordinamento con il Ceos WG Disasters, fornisce dal 2014 in modo continuativo i dati acquisiti dai satelliti della costellazione Cosmo-SkyMed sui vulcani in Islanda. Attualmente l'Asi sta supportando le attività di monitoraggio svolte dal Icelandic Meteorogical Office (Imo) relative all'eruzione. Le immagini radar sono elaborate per formare interferogrammi che mostrano la deformazione del suolo associata ai terremoti e all'attività vulcanica dell'area.
Nella sola giornata di venerdì 10 novembre, sono stati registrati più di 800 terremoti.