AGI - La guerra di Israele contro Hamas è entrata nel suo trentaseiesimo giorno. Mentre a Riad si riuniscono i vertici dei Paesi islamici per discutere dalla crisi, a Gaza, il ministero della Sanità controllato da Hamas riferisce che più di 11.078 palestinesi sono stati uccisi e che l'ospedale al-Shifa è completamente al buio e isolato dopo essere stato colpito da un missile.
"Abbiamo iniziato a perdere vite umane - ha detto Muhammad Abu Salmiya, direttore dell'ospedale -. I pazienti muoiono di minuto in minuto, persino i bambini nelle incubatrici". La struttura "è rimasta senza elettricità, internet, acqua e forniture mediche" ha aggiunto.
Secondo l'Idf l'attacco alla struttura sanitaria più grande della Striscia di Gaza è il risultato di un fallito lancio di missili da parte di Hamas. Secondo una fonte israeliana citata dal Wall Street Journal, gli ostaggi nelle mani di Hamas potrebbero essere tenuti nei sotterranei dell'ospedale e questo rende difficile per l'esercito operare nel complesso..
Netanyahu: "Israele si opporrà a ritorno Anp a Gaza"
Israele si opporrà al ritorno dell'Autorita' Palestinese a Gaza dopo la guerra contro Hamas. La conferma è arrivata dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
"Non ci sarà un'autorità civile che educhi i propri figli a odiare Israele, a uccidere gli israeliani, a eliminare lo Stato di Israele. Non può esserci un'autorità che paga le famiglie degli assassini in base al numero degli assassinati. Non può esistere un'autorità il cui leader non abbia ancora condannato il terribile massacro del 7 ottobre 30 giorni dopo", ha aggiunto, riferendosi al presidente Mahmoud Abbas.
"La situazione è catastrofica"
La situazione all'interno dell'ospedale al-Shifa di Gaza City è "catastrofica", ha dichiarato un chirurgo citato dall'Ong Medici Senza Frontiere. "Nelle ultime ore gli attacchi contro l'ospedale si sono drammaticamente intensificati. Il nostro staff ha segnalato una situazione catastrofica poche ore fa", ha scritto l'organizzazione su X. Medici Senza Frontiere ha dichiarato di non essere al momento in grado di contattare nessuno del personale dell'ospedale.
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato che una persona è stata uccisa e altre 28 ferite in un attacco israeliano all'ospedale Al-Quds di Gaza. Secondo il rapporto, alcune delle vittime erano rifugiati che avevano cercato riparo nel complesso dell'ospedale.
Un portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che 20 ospedali a Gaza sono completamente fuori servizio. L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver condotto una serie di raid contro le strutture di Hamas situate nel cuore di un distretto civile di Gaza, e di aver ucciso due comandanti della forza Nukhba che avevano preso parte all'assalto del 7 ottobre.
Un altro attacco aereo, secondo le forze armate israeliane, avrebbe causato la morte di Ahmed Siam, comandante della compagnia Nasser-Radwan di Hamas
Il presidente francese, Emmanuel Macron ha esortato Israele a fermare i bombardamenti su Gaza, ma il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, gli ha risposto affermando che la morte dei civili è responsabilità di Hamas. Incontrando i capi delle comunità di confine di Gaza, Netanyahu ha ribadito che Israele avrà il controllo della sicurezza su Gaza dopo l'eliminazione di Hamas.
Erdogan vede al-Sisi, impegno per gli aiuti umanitari a Gaza
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato il suo omologo egiziano Abdel Fettah al Sisi a Riad, a margine del vertice dell'organizzazione per la cooperazione dei Paesi islamici. I due leader hanno parlato della crisi umanitaria a Gaza e hanno ribadito la necessità che gli aiuti inviati dalla Turchia raggiungano la popolazione civile della Striscia nel più breve tempo possibile. Il governo turco ha inviato ieri 500 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza, tra cui 8 ospedali da campo e 20 ambulanze.
Il carico è salpato dal porto di Smirne alla volta dell'Egitto, destinazione el Arish, ieri mattina. Lo scorso giovedì il ministro della Salute turco, Fahrettin Koca, aveva annunciato che malati di cancro e bambini bisognosi di cure della Striscia di Gaza, saranno trasferiti presso ospedali della Turchia "in tempi brevi". Dopo l'intesa raggiunta con l'Egitto, il via libera al trasferimento di circa mille malati è arrivato anche dal ministero della salute israeliano. "L'ospedale turco di Gaza non è più in grado di fornire assistenza medica dopo essere stato colpito e abbiamo raggiunto un accordo per il trasferimento di bambini e malati di cancro in Turchia. Il trasporto dei malati inizierà in tempi brevi e avrà luogo attraverso l'Egitto, con degli aerei-ambulanza che il nostro governo invierà appositamente", aveva annunciato Koca.
Il vertice di Riad
I leader musulmani sono intanto riuniti nella capitale saudita per un incontro che dovrebbe sottolineare la richiesta di porre fine ai combattimenti a Gaza prima che la guerra tra Israele e Hamas coinvolga altri Paesi. La riunione d'emergenza della Lega Araba e dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) si tiene dopo i sanguinosi attacchi dei militanti di Hamas del 7 ottobre, che secondo i funzionari israeliani hanno provocato circa 1.200 morti, per lo più civili, e 239 persone prese in ostaggio. La successiva offensiva aerea e terrestre di Israele ha ucciso più di 11.000 persone, anch'esse per lo più civili e molte delle quali bambini, secondo il ministero della Sanità gestito da Hamas.
I gruppi di aiuto si sono uniti alle richieste di un cessate il fuoco, avvertendo di una "catastrofe" umanitaria a Gaza, dove cibo, acqua e medicine scarseggiano. La Lega Araba e l'OIC dovevano inizialmente incontrarsi separatamente. I diplomatici arabi hanno spiegato che la decisione di unire gli incontri è stata presa dopo che le delegazioni della Lega Araba non erano riuscite a raggiungere un accordo su una dichiarazione finale.
Alcuni Paesi, tra cui l'Algeria e il Libano, hanno proposto di rispondere alle devastazioni di Gaza minacciando di interrompere le forniture di petrolio a Israele e ai suoi alleati e di interrompere i legami economici e diplomatici che alcuni Paesi della Lega Araba hanno con Israele.
Tuttavia, almeno tre Paesi - tra cui gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein, che hanno normalizzato i legami con Israele nel 2020 - hanno respinto la proposta, secondo i diplomatici che hanno parlato a condizione di anonimato.
Prima dell'incontro, il gruppo militante palestinese Jihad islamica ha dichiarato di non "aspettarsi nulla", criticando i leader arabi per il ritardo. "Non riponiamo le nostre speranze in questi incontri, perché abbiamo visto i loro risultati per molti anni", ha dichiarato Mohammad al-Hindi, vice segretario generale del gruppo, in una conferenza stampa a Beirut. "Il fatto che questa conferenza si tenga dopo 35 giorni di guerra e' un'indicazione dei suoi risultati".
L'Arabia Saudita ospite "conferma di ritenere le autorità di occupazione (israeliane) responsabili dei crimini commessi contro il popolo palestinese", ha dichiarato il principe ereditario Mohammed bin Salman, governante de facto del regno del Golfo, all'inizio del vertice. "Siamo certi che l'unico modo per garantire la sicurezza, la pace e la stabilità nella regione sia porre fine all'occupazione, all'assedio e agli insediamenti", ha detto a proposito delle azioni di Israele a Gaza e nella Cisgiordania occupata.
"L'assedio deve cessare"
Al vertice congiunto islamico-arabo di Riad, i leader si sono concentrati sull'"aggressione israeliana contro Gaza", si legge nel comunicato congiunto diffuso dalla Lega Araba .
La dichiarazione chiede la fine dell'assedio di Gaza e l'introduzione di aiuti umanitari. I Paesi hanno anche chiesto alla comunità internazionale di fermare le esportazioni di armi verso Israele. Inizialmente era prevista la partecipazione dei soli 22 membri della Lega Araba, ma l'incontro è stato poi allargato all'Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC), un'associazione più ampia di 57 Stati a maggioranza musulmana a cui appartengono i Paesi della Lega Araba.