AGI - Il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e Papa Francesco hanno discusso degli ultimi sviluppi in Palestina, tra cui Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme. Ne dà notizia l'agenzia palestinese Wafa. Il leader - scrive l'agenzia - ha espresso il suo apprezzamento per il ruolo e gli sforzi del Pontefice nel sostenere gli sforzi di costruzione della pace nella regione e nel mondo.
Abbas ha sottolineato l'importanza vitale che il Vaticano continui i suoi sforzi per garantire un cessate il fuoco immediato dell'aggressione israeliana a Gaza. Ha sottolineato la necessità di risparmiare ai civili gli orrori della guerra, soprattutto considerati i selvaggi attacchi israeliani contro civili innocenti a Gaza.
Il presidente ha inoltre sottolineato l'urgenza di creare corridoi umanitari permanenti per la consegna di forniture mediche e alimentari e la fornitura di acqua ed elettricità a Gaza. Abbas ha condannato il fatto di prendere di mira civili innocenti nelle loro case, ospedali e scuole, nonché la demolizione di edifici con i loro occupanti all'interno, descrivendo queste azioni come crimini atroci che devono essere immediatamente fermati.
Ha sottolineato, infine, l'imperativo di porre fine al terrorismo dei coloni contro il popolo palestinese in Cisgiordania e Gerusalemme Est ribadendo il fermo rifiuto dello sfollamento forzato dei palestinesi da Gaza, Cisgiordania o Gerusalemme. Ha inoltre sottolineato l'importanza di attuare una soluzione politica basata sulla legittimità internazionale per raggiungere la libertà, l'indipendenza e la sovranità del popolo palestinese.
Papa Francesco, in risposta, ha sottolineato - scrive l'agenzia palestinese Wafa - l'importanza di raggiungere la pace e porre fine alla guerra in questa regione e nel mondo, nonché l'urgente necessità di fornire assistenza umanitaria a tutti in modo tempestivo. Ha espresso profonda tristezza per le vittime civili e ha assicurato che resterà in contatto con il presidente Abbas nel prossimo periodo per ulteriori consultazioni e assistenza.